Il messicano Justin Crowe ha iniziato a produrre servizi da caffè e da tavola che incorporano le ceneri dei defunti: inizialmente doveva essere una singola iniziativa artistica, ma l’interesse è stato talmente elevato che Crowe ha aperto una società specializzata per fornire questo insolito servizio, e produrre tazze, piatti e accessori con le ceneri dei defunti.
“Volevo creare un set di piatti che facesse trapelare un senso di mortalità nella vita di tutti i giorni”, racconta oggi Crowe della sua idea originale. Nel 2015, ha acquistato 200 ossa umane da un commerciante specializzato, le ha ridotte in polvere e usate nella miscela per creare un set da tavola, perfettamente funzionante. Poi ha organizzato una cena dove gli ospiti mangiavano da questi “resti umani trasformati”.
I partecipanti alla cena hanno dimostrato molto interesse nella cosa, ed hanno inizato a chiedere a Crowe se poteva fare qualcosa anche per loro, finché Crowe non si è reso conto che la sua idea poteva essere considerata una sorta di particolare evoluzione della creazione, e c’erano diverse persone che avrebbero voluto qualcosa di più che le ceneri per ricordare qualcuno che non c’è più, magari trasformandolo in qualcosa di “funzionale” come un vaso o una tazza.
Crowe ammette che la sua idea è molto polarizzante, e racconta che ad esempio una donna gli ha mandato diversi messaggi minacciandolo di denunciarlo, citandogli la Bibbia e promettendogli che sarebbe bruciato all’inferno. Ma in generale l’accoglienza sembra per lo più positiva (almeno nei paesi dove la cremazione è più diffusa). “Questi oggetti nascono da una persona che prima era viva. È una cosa che mette tutto in prospettiva, mostra che siamo tutti fatti della polvere su cui camminiamo”, commenta Crowe