Il British Medical Journal ha dedicato qualche mese fa un articolo ai film d’animazione per bambini, per esaminare il numero di morti che si verificano nella storia rispetto ad un film per adulti medio. Sembra infatti che siano molti i genitori che devono rispondere a domande difficili da parte di bambini piccoli sulla morte dopo avere visto raccontarla sullo schermo.
Confrontando 45 cartoni animati e 90 film drammatici per adulti, i ricercatori hanno riscontrato che la morte di un personaggio principale o di un suo parente stretto è la regola nei film a cartoni animati: dalla mamma di Bambi, ai genitori di Elsa e Anna in Frozen, a quelli di Tarzan, alla mamma di Nemo, al padre di Simba nel Re Leone. Anche la morte del “cattivo” è spesso frequente e talvolta decisamente violenta (come ad esempio Scar, il “cattrivo” del Re Leone, mangiato vivo dalle iene sue ex-alleate).
In confronto, la morte di un personaggio importante in un film per adulti è tre volte più rara: pur ammettendo la natura parzialmente ironica dello studio, i ricercatori evidenziano che i cartoni animati non sono l’intrattenimento innocente che molti pensano, ma sono spesso ricchi di scene di morte e violenza.