Prodotti strani

Pellicce etiche, fatte di animali morti in incidenti stradali

un paio di guanti di pelliccia etica

Le pellicce sono un capo di vestiario passato di moda, rispetto a qualche decennio fa, anche per una maggiore sensibilità delle persone, con molti che conisderano uno spreco inutile di vite di animali la produzione delle pellicce.


E se fosse possibile fare pellicce senza uccidere animali? Una imprenditrice americana, Pamela Paquin, ha trovato il modo du realizzare pellicce in modo etico: utilizzando animali morti in incidenti stradali. Un business in realtà più sostenibile di quel che può sembrare a prima vista: nei soli USA, ogni anno 365 milioni di animali rimangono uccisi in incidenti stradali, contro 50 milioni uccisi per le loro pellicce.

Pamela ha avuto l’idea quando ha deciso di cambiare vita, avendo passato gli ultimi sette anni in giro per il mondo come consulente sulla sostenibilità ambientale. Essendo cresciuta in una fattoria, l’idea di maneggiare animali morti non la spaventava più di tanto, però ha trovato il problema che prendere la pelliccia di animali morti da qualche tempo è molto più difficile.

Una volta spellate, Pamela mette la pelliccia alla concia e riporta le carcasse delgi animali nel bosco, dicendo una preghiera per loro: un modo per ringraziare lo spirito dell’animale.

Alcuni hanno sollevato il dubbio che la gente potesse essere scoraggiata dall’idea che le pellicce che venivano messe in vendita provenissero da animali vittime di incidenti, ma Pamela (che nel frattempo ha creato un’azienda specializzata nell’insolita produzione) assicura che finora le reazioni sono state entusiastiche.

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