Tutte le persone hanno la tendenza a mangiare qualcosa quando si annoiano, il che spesso comporta potenziali problemi di salute dato che spesso in queste situazioni si ricorre a snack e a junk food. Ma perché si mangia? La motivazione è che mangiare è un’attività piacevole, oppure è un modo come un altro per spezzare la monotonia, che la gente non sopporta? Verrebbe da dare la prima risposta, ma uno studio in passato aveva mostrato come le persone preferiscano l’elettroshock che non avere nulla da fare per 15 minuti, e quindi non bisogna dare la cosa per scontato.
Un gruppo di ricercatori ha condotto una serie di esperimenti per verificare innanzi tutto il fatto che la noia incentivi a mangiare, e se spinga a cercare “ricompense” (come mangiare, appunto) o semplicemente diversivi. In quest’ultimo caso, è stato il ragionamento dei ricercatori, il tipo di stimolo non è rilevante, e le persone possono spezzare la monotonia anche con stimoli negativi, come ad esempio una scossa elettrica.
Negli esperimenti, ai soggetti è stato fare vedere un documentario oppure la ripetizione per un’ora un filmato di 85 secondi di una partita di tennis indoor: ad alcuni è stata data una ciotola di m&m’s, mentre gli altri avevano un dispositivo che poteva colpirli con una leggera scossa elettrica.
Lo studio ha concluso che effettivamente la noia spinge alla ricerca di stimoli (i soggetti che guardavano la clip ripetuta mangiavano e si davano più scosse di quelli che guardavano il documentario), ma il tipo di stimolo non è rilevante: infatti la quantità di m&m’s mangiate era analoga alle scosse auto-inflitte.
I ricercatori concludono quindi che quando si mangia per noia, questo non avviene per cercare di soddisfare un bisogno di benessere ma semplicemente il bisogno di fare qualcosa per sfuggire alla monotonia: un fatto che sicuramente potrà essere utile nello sviluppo di terapie per un’alimentazione più sana.
