Si nota spesso da parte dei “potenti” una elevata ipocrisia, con molti che predicano bene e razzolano male. Ma perché? Forse essere ipocriti aiuta a diventare potenti? Oppure è il ruolo di potere che aumenta l’ipocrisia? Un gruppo di ricercatori ha voluto scoprirlo.
In cinque studi separati, i ricercatori ha cercato di scoprire se il potere spingesse verso un incremento dell’ipocrisia, cioè ad imporre criteri di giudizio morale molto rigidi e stringenti agli altri, e invece molto più elastici a sé stessi.
I risultati sono stati netti: quando una persona ricopre un ruolo di potere, la sua ipocrisia aumenta.
Nel primo studio, i “potenti” (i soggetti che nello studio avevano avuto dei ruoli percepiti come “di potere”) erano più severi nel giudicare i comportamenti scorretti, rispetto agli altri. In altri tre studi, invece, hanno evidenziato che che i “potenti” a parità di “infrazione”, sono meno severi nel giudicare sé stessi che gli altri.
Il quinto studio ha evidenziato che l’effetto appare invertito quando il soggetto percepisce il proprio potere come illegittimo: in questo caso, il soggetto potente tende ad essere più severo con sé stessi che con gli altri.