L’americano Mark Phillips è l’inventore del “Palcohol”, l’alcol in polvere. Phillips ha avuto l’idea perché si era stancato di portare pesanti bottiglie di alcolici durante le sue gite in campeggio, e così ha deciso di creare un sistema per liofilizzare gli alcolici e poterli portare in giro risparmiando peso, ed evitando il rischio che le bottiglie si rompano, aggiungendo poi l’acqua.
Oppure, il Palcohol può essere un comodo modo per trasformare un cocktail analcolico in alcolico senza tante complicazioni: sono state messe a punto diverse varianti, che vanno dalla vodka al mojito.
Un’azienda, la Lipsmark, aveva deciso di sviluppare l’idea e metterla sul mercato, ma la strada si sta rivelando più difficile del previsto per questioni legislative. Infatti, dopo un primo momento in cui l’Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau aveva dato l’autorizzazione alla messa in commercio, è arrivata la doccia fredda: qualche giorno dopo infatti l’azienda è stata informata che l’autorizzazione era stata data “per errore” e quindi era nulla.
Robert Lehrman, esperto di leggi e norme sugli alcolici, pensa che però le cose potrebbero essere andate in modo diverso: “Una svista di questo tipo non mi suona veritiera”, e ipotizza che dopo il grande clamore iniziale che si stava sviluppando sull’alcol in polvere qualcuno abbia fatto delle pressioni perché il prodotto venisse fermato.