Uno studio finlandese del 2011 ha individuato una curiosa correlazione inversa tra il prodotto interno lordo di un paese e la dimensione media del pene degli abitanti: apparentemente, all’aumentare del PIL diminuirebbe la dimensione del pene (e viceversa).
L’autore ipotizza diverse spiegazioni per questa correlazione, da uno sforzo “compensativo” degli uomini con un pene dalle dimensioni minori (che quindi si impegnerebbero di più per il successo economico), all’effetto di maggiori livelli di testosterone e di autostima sull’assunzione di rischi economici.
L’autore stesso però non nasconde un certo stupore nella correlazione individuata: “nonostante il forte collegamento statistico, fino a ulteriori rigorosi studi la ‘teoria dell’organo maschile’ va presa con riserva”. In ogni caso, l’autore sottolinea come questa correlazione dimostri se non altro che nell’andamento dell’economia ha un ruolo determinante il settore privato (con la sua psicologia e cultura, che sono quelle eventualmente influenzato da questa correlazione), più che le scelte di politica economica.
