Un gruppo di ricercatori dell’Università di Hiroshima, in Giappone, ha compiuto uno studio sugli effetti delle foto di cuccioli simpatici sul comportamento umano. Che internet sia piena di foto di gatti condivisi dagli utenti è cosa nota, tanto che il mega-computer sviluppato da Google per studiare l’intelligenza artificiale ha imparato da solo a riconoscere i gatti, come prima cosa.
Ma qual è l’effetto della condivisione di queste immagini? Su questo si scontrano due scuole di pensiero: una che ritiene che sia una distrazione, e quindi una perdita di tempo, ed una seconda che al contrario pensa che migliori l’umore, e quindi anche la produttività.
Per verificare quale sia l’interpretazione giusta, gli psicologi hanno condotto una lunga serie di esperimenti ed in particolare hanno testato la coordinazione (facendo fare ai partecipanti un gioco simile all’Allegro Chirurgo), la memoria, e la velocità di reazione.
Ne è emerso che i partecipanti a cui erano state mostrate foto di cuccioli simpatici avevano una performance migliore dal punto di vista della coordinazione e della memoria, ma avevano tempi di reazione leggermente più lenti: secondo i ricercatori ciò sarebbe dovuto al fatto che i cuccioli richiedono un trattamento attento e particolare attenzione al loro stato fisico e mentale, e quindi lo stato mentale ad essi associato tendenzialmente non privilegia le reazioni immediate.
