Sta facendo affari d’oro un negozio di barbiere aperto a Brisbane, dove i clienti vengono serviti da parrucchiere in topless o al massimo solo in lingerie. Si tratta del Barber Babes, e il suo slogan è “The Breast Barber’s In Brisbane”, un gioco di parole tra “best” (migliore), e “breast”, che invece vuol dire “seno”.
Per quanto vestite in modo succinto, le parrucchiere che lavorano lì sono perfettamente qualificate, spiega Jasmine Robson, la titolare. “Qualcuna lavora anche come lap-dancer, ma non certo mentre sono qua. Sono molto serie sul lavoro e non lo prendono superficialmente”, racconta.
L’idea è nata dalla constatazione che molte ballerine sarebbero parrucchiere diplomate, e quindi è nata l’idea di dare loro uno spazio dove esercitare la professione per cui sono titolate.
Il successo è stato enorme, con clienti di ogni tipo: dagli uomini d’affari, ai musicisti, ai minatori. E anche alle donne. Ci sono clienti che arrivano addirittura dal Townsville, a 1.200 km di distanza.
Ovviamente, il servizio ha sollevato anche delle polemiche da parte di chi lo considera una forma di “oggettificazione” del corpo femminile: “È il passaggio nel mainstream dell’industria del sesso”, protesta ad esempio Melinda Liszewski dell’associazione Collective Shout.
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