Le autorità religiose “ufficiali” scozzesi sono in fermento dopo l’approvazione qualche mese fa del nuovo “Marriage and Civil Partnership Bill”, una legge che regolamenta i matrimoni e le unioni civili.
Quello che contesta la chiesa scozzese è che la nuova legge prevede le unioni religiose, quelle civili, ma introduce anche una nuova fattispecie, basata sulle “convinzioni” e sul “credo” dei due sposi. Ma non viene definito cosa siano queste convinzioni o credo, e quindi si aprono le porte alle unioni di ogni tipo.
Il reverendo Iver Martin ha dichiarato: “In una società multiculturale come la nostra, ‘credo’ può voler dire qualunque cosa, […] anche Cavalieri Jedi. Chi lo sa?”. Il reverendo ha anche aggiunto che ciascuno è libero di credere in ciò che vuole, ma quando si parla di impegni matrimoniali deve essere garantita la serietà.
Il Governo Scozzese ha assicurato che la nuova legge non vuole togliere “serietà” al matrimonio, ma che era necessario aprire a forme di culto non regolamentate.
Nel frattempo, la Chiesa Jedi britannica non gradisce l’essere presa come un esempio di poca serietà: “Siamo aperti a tutte le forme di matrimonio e all’unione di persone che si amano l’un l’altra, in ogni forma”, aggiungendo che ci sono state diverse domande per matrimoni con riti Jedi, ma che la cosa non deve preoccupare la Chiesa di Scozia.