I gatti domestici ospiterebbero un parassita che potrebbe agire come una droga e riprogrammare le parti del cervello legate alla paura e all’eccitazione. Si tratta del Toxoplasma gondii, che si troverebbe facilmente nelle feci e nelle urine dei gatti e infetta facilmente gli umani. Secondo alcuni biologi quasi il 50% delle persone sarebbero infette, con vari livelli di gravità.
Il batterio (presente anche nella carne cruda) avrebbe vari effetti sul comportamento, come incentivare il prendere rischi stupidi, oltre a favorire schizofrenia, ansia e depressione.
L’effetto sarebbe però diverso tra gli uomini e le donne: con i primi spinti all’introversione, mentre le seconde all’estroversione e all’obbedienza.
Sebbene molti individui abbiano sviluppato anticorpi contro questo parassita, alcuni ricercatori lamentano che la ricerca medica si auto-limiterebbe su questo argomento. In particolare, secondo il biologo Jaroslav Flegr ci sarebbe una resistenza psicologica da parte di molti ricercatori, poco disponibili ad ammettere che il comportamento umano possa essere condizionato da qualcosa di così insignificante come un parassita microscopico.
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