Quando due pescatori svedesi si sono imbattuti in una stanza totalmente rinnovata in un bunker abbandonato avevano pensato che si trattasse della scena di un crimine, ed hanno deciso di contattare la polizia.
Ma dopo poche indagini gli agenti sono stati contattati da una donna che ha spiegato che si trattava di un equivoco: era stata lei a preparare la stanza, dotata di letto con lenzuola in seta, falli, vibratori, corde e un’ampia varietà di oggetti in pelle.
La donna, di cui è stato reso noto il nome (Lena) ed è stata descritta come una madre single quarantenne, ha spiegato di avere allestito la stanza assieme ad un uomo con cui si vedeva da qualche tempo, per “mettere alla prova i suoi limiti”.
Lena ha anche raccontato che dopo che la notizia è diventata pubblica i suoi amici e conoscenti sono rimasti scioccati, e commenta “La Svezia non è veramente un paese così libero dal punto di vista sessuale”.