La società americana si sta sempre più polarizzando ai due estremi tra ricchi e poveri: sono in molti a guardare con preoccupazione alla scomparsa della middle class, che secondo qualche commentatore sembra essere stata negli ultimi anni sacrificata “a favore dei ricchi e dei poveri”.
La polarizzazione della società americana è particolarmente evidente in un interessante grafico realizzato da reuters, che evidenzia la variazione da 1989 e 2010 della distribuzione dei redditi.
Alcuni mettono sotto accusa le lobby che hanno premuto per il sostegno ai più ricchi, sacrificando appunto la classe media, anche se guardando al grafico altri evidenziano come il grosso spostamento sia stato verso l’alto, più che verso il basso: in altre parole, è sì diminuita la fascia di quanti guadagnavano da 30 a 80 mila dollari, ma per la maggior parte sembra che questi soggetti si siano spostati nella fascia di chi guadagna oltre 100 mila dollari, piuttosto che in quella di chi guadagna meno di 30 mila dollari.
Certamente però una frattura così netta tra lavori altamente retribuiti e lavori sottopagati preoccupa, perché potrebbe non essere “fluido” il passaggio da uno all’altro (in altre parole, passare da un lavoro pagato 30 mila ad uno pagato 40 mila si può pensare sia “più facile” che passare da uno pagato 20 mila ad un altro pagato 120 mila). Il che rischia veramente di creare delle caste sociali, che porterebbero inevitabilmente a tensioni sociali sempre più difficilmente gestibili.
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