Potrebbe sembrare una esagerata, ironica parodia del comportamento delle associazioni animaliste, la notizia del gioco “Anti-Pokemon” lanciato dalla PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) , per protestare contro i maltrattamenti verso gli animali virtuali.
Anche gli animaletti fatti di bit devono dunque essere trattati con il massimo rispetto? Soprattutto, la PETA vuole lanciare un messaggio culturale verso il rispetto degli animali: “Il tempo che i Pokemon passano nelle ‘pocketball’ è simile a come gli elefanti vengono incatenati nelle gabbie, in attesa di esibirsi nei circhi. Ma la differenza tra la vita reale e il mondo virtuale delle ‘lotte tra animali’ dei Pokemon, è che questo dipinge come rosea una vita che in realtà è orribile”.