Il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, è intervento in un convegno a Roma sul tema della gestione delle banche. Un punto interessante che sottolinea è come le misure per la stabilità del sistema bancario non possono essere solo quantitative, ma riguardano anche e soprattutto le modalità di gestione della banca stessa.
L’importanza del board e degli altri organi aziendali è cresciuta nel tempo per l’esigenza di governare la maggiore complessità operativa in un contesto esterno in continua evoluzione e per la necessità di gestire relazioni sempre più articolate con i diversi stakeholders (clienti, azionisti, investitori, risparmiatori, ecc.).
Gli insegnamenti della crisi confermano questo assunto. La capacità di prevenire o quanto meno attutire i contraccolpi dell’andamento negativo dei mercati finanziari è stata maggiore laddove il board ha saputo mantenere il controllo dei rischi, ha evidenziato visione strategica, ha dimostrato autorevolezza e trasparenza nel rapporto con il mercato.
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L’esigenza di distinguere i ruoli di gestione, supervisione e controllo e quelle di rafforzare il monitoraggio sull’azione del management, di preservare l’integrità degli organi e delle funzioni di controllo e di presidiare altri conflitti d’interesse sono al centro dell’azione della Banca d’Italia; si sono, se possibile, accresciute negli ultimi anni. Abbiamo introdotto regole sui sistemi di governo e sulle politiche di remunerazione precorrendo gli indirizzi internazionali. Alla stesura delle regole ha poi fatto seguito un’azione di enforcement intensa e rigorosa.
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La capacità di governo della banca è importante almeno quanto la disponibilità di capitale. Ma mentre le regole che riguardano il patrimonio sono dettagliate, “oggettive” e quindi meno dipendenti dal soggetto che le deve applicare, quelle sulla governance sono per principi, seguono criteri di proporzionalità, lasciano spazio a interpretazione e adattamento: one size does not fit all. In molti casi esse si rivolgono direttamente alle persone e devono trovare radicamento nella cultura dell’azienda.
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