Secondo le ultime rilevazioni dell’Indice di Benessere Finanziario ING DIRECT (IBF), gli italiani hanno una crescente “voglia di normalità”, concedendosi qualcosa in più sul fronte dei consumi.
Gli italiani sembrano meno un po’ meno preoccupati per il futuro, con un maggiore fiducia rispetto alla capacità di accantonare risparmi, ma anche un incremento generale del “comfort” relativo alla capacità di pagare il mutuo, spese quotidiane e bollette, ma anche relativamente a reddito percepito e investimenti.
Il risultato è che l’IBF complessivo risale a 45,2, dal minimo storico di 43,2 toccato a fine del I trimestre 2012.
Ma se in media il benessere finanziario è in risalita, questa ripresa non è omogenea per tutti. Nel caso dei giovani tra 18 e 34 anni l’IBF invece continua a scendere (a 44,3 da 47,7 punti). A pesare, neanche a dirlo, la precarietà e i redditi bassi che caratterizzano la realtà lavorativa di molti giovani, cui si aggiunge anche una disoccupazione molto elevata per questa fascia d’età, che fa sì che spesso i giovani si trovino ad avere paura di non riuscire a fronteggiare le spese di tutti i giorni.
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