Il problema dell’evasione fiscale non è solo italiano, ma è un tema che si sta guadagnando sempre più attenzione a livello mondiale. E ora sta tornando di estrema attualità, dopo che uno studio di McKinsey ha calcolato che a livello mondiale il valore dei capitali “nascosti” in paradisi fiscali raggiunga i 21 trilioni di dollari. Un valore enorme, pari al PIL degli Stati Uniti e del Giappone messi insieme. Ma si tratta nonostante questo di una stima conservativa: il valore, secondo l’ex chief economist di McKinsey, James Henry, potrebbe arrivare a 32 trilioni. E nella stima è calcolato solo il capitale finanziario, non comprendendo le proprietà (ad esempio gli yatch, che spesso battono bandiera di qualche paradiso fiscale).
Non sempre la presenza di questi capitali all’estero è legata a forme di evasione o elusione fiscale: in diversi casi l’esportazione dei capitali è fatta secondo la legge. Ma è indubbio che si pone il problema delle asimmetrie fiscali che sono presenti nel mondo e che sono sempre più problematiche in un contesto che ormai è globalizzato, e che necessiterebbe di maggiore coordinamento non solo a livello europeo, ma mondiale.
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