Si parla tantissimo di spread, del differenziale di rendimento tra i titoli di stato tedeschi (che vengono considerati “i più affidabili”) e gli altri titoli di stato: questa differenza rappresenta il maggiore rischio percepito dal mercato relativo a questi ultimi.
Quando si parla di spread però, non si può dimenticare che non è solo l’andamento del rendimento dei titoli italiani ad influenzarlo, ma anche il rendimento dei titoli tedeschi. E il rendimento dei titoli tedeschi è stato tutt’altro che costante nell’ultimo anno, scendendo dal quasi 3,5% di aprile 2011, al poco più che 1,5% delle ultime quotazioni. Un salto di oltre 150 punti base.
Ovviamente, non è che siccome l’andamento dello spread è influenzato anche dall’andamento dei Bund tedeschi allora si può considerare tutti i problemi risolti: i titoli tedeschi rendono poco perché gli investitori internazionali “fuggono” dai titoli dei paesi periferici e dirottano gli investimenti sui bund, decurtandone di fatto il rendimento. Ma il fatto è che lo spread, come ogni indicatore sintetico, va interpretato e contestualizzato.
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