La Banca d’Italia ha pubblicato i risultati dell’ultimo sondaggio congiunturale sul mercato immobiliare, che raccoglie le opinioni e le aspettative degli operatori del settore. Non crediamo di stupire nessuno se anticipiamo il fatto che il momento è considerato sostanzialmente sfavorevole anche per la compravendita di abitazioni.
È però da notare come anche le aspettative a medio-lungo termine siano negative, come evidenzia il fatto che sono in crescita quanti si aspettano che anche fra due anni lo scenario rimarrà sfavorevole per il settore immobiliare. Un dato che però potrebbe avere un risvolto positivo: infatti, l’aspettativa che la situazione migliori a breve contribuisce a bloccare il settore (aspetto qualche mese per vendere perché guadagnerà di più), mentre se si è convinti che non ci saranno grosse variazioni si può ragionare in modo diverso (vendo adesso, anche se a meno di quanto speravo), ed infatti le attese per sono per prezzi delle case destinati a scendere. È significativo anche il fatto che la differenza tra il prezzo inizialmente richiesto e quello finale di vendita sia diminuita, cosa che può essere interpretata come un maggiore realismo delle attese di chi deve vendere casa.
Tra le difficoltà nella vendita, assume rilevanza la difficoltà dell’acquirente nell’ottenere il mutuo, una problematica che risulta avere avuto una netta crescita negli ultimi mesi.
Ecco dunque i grafici che abbiamo realizzato sulla base dei dati della Banca d’Italia, a partire da fine 2008.
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