Qual è il metodo più efficace per combattere l’evasione fiscale? Colpire dipendenti e pensionati. Si tratta certamente di una provocazione: però ci sembra utile spingere a qualche riflessione sull’evasione fiscale. Diciamo fin d’ora che il ragionamento è semplicisticizzato, ma come detto, l’obiettivo è stimolare la riflessione.
Come scriveva un nostro lettore qualche mese fa, ha poco senso lamentarsi degli evasori fiscali se poi si fa di tutto per cercare di fare acquisti o lavori in nero, in modo da risparmiare l’IVA. L’evasione fiscale ha “origine” nel momento in cui un consumatore acquista un prodotto o un servizio “in nero”. Le imprese non hanno interesse ad acquistare in nero, dato che impedirebbe loro di fare figurare il costo in bilancio, impedendo quindi di scaricarlo dalle tasse (anzi, piuttosto le imprese desidererebbero vedersi fatturate cifre ancora più elevate). L’unico motivo per cui un impresa può voler acquistare in nero è perché deve produrre qualcosa da vendere in nero, e quindi non ha convenienza a fare figurare l’acquisto di qualcosa che poi “sparisce nel nulla”.
Capiamoci con un esempio: un’azienda che fa trapani ha convenienza a comprare i componenti in nero solo se poi i trapani fatti con quei componenti li vende in nero. L’elettricista (supponiamo che l’azienda venda trapani solo agli elettricisti) gli compra il trapano in nero solo se fa abbastanza lavori in nero da non essere in grado al fisco di giustificare l’acquisto di un nuovo trapano. Quindi a ben vedere la “causa” di questa catena di evasione fiscale è il consumatore che vuole, o accetta di farsi fare, il lavoro in nero dall’elettricista. (ndr: non ce ne vogliano gli elettricisti se abbiamo utilizzato la categoria come esempio).
La “morale” è che o si inizia a prendere atto che chi compra in nero, non è “un furbo“, ma piuttosto un complice, oppure sarà ben difficile combattere efficacemente l’evasione fiscale in Italia.
Banche e Risparmio [http://www.banknoise.com]
Propongo per combattere gli stupri di sensibilizzare le donne sull’uso del burqa, e per le rapine sensibilizzare sull’utilità di essere poveri…
Ma cercarli gli evasori? Punirli? La galera? … no… tanto per dire…
Vorrei anche ricordare che il “nero” serve anche per la corruzione… altro reato… sempre così … tanto per dire
@Gabriele
Una cosa non esclude l’altra. Bisogna certamente stanare gli evasori, ma d’altro canto se l’italiano “chiude un occhio”, nell’illusione di risparmiare qualche euro, si finisce per incoraggiare l’evasione/elusione stessa.
È un problema molto più profondo, di riconoscimento ed appartenenza ad una comunità che deve avere necessariamente delle regole inflessibili e condivise da tutti, nelle pratiche quotidiane e non in astratte dichiarazioni d’intenti.
Sono pienamente d’accordo con te, anche perchè, ricordiamoci, che quando paghiamo “in nero” l’elettricista, l’idraulico o chiunque esso sia, quel 20% che risparmiamo (a proposito, diventerà 21% e poi 23%?), anche noi diventiamo evasori.
Infatti la cifra risparmiata non è uno sconto che la controparte ci sta gentilmente facendo, ma quanto la stessa dovrebbe incassare per conto dello stato e poi versare allo stesso.
Quindi il professionista ha tutto da guadagnare: se deve farci pagare 500€ + IVA (605 €) e, senza fattura, ci fa pagare solo 500€, lui in realtà sta guadagnando il doppio (diciamo per semplicità che se fatturasse i 500€, la metà, pari a 250€, dell’imponibile andrebbe via in tasse varie) e quei 105€ di IVA anzichè versarli allo stato nel mese successivo, li lascia nelle nostre tasche.
Quindi noi clienti siamo evasori di IVA (che chi vende deve riscuotere per conto dello stato), mentre il fornitore andrà ad evadere Irpef ed Irap e altre tasse annesse.
@Gabriele
direi che è ben diverso. Se tu non ti fai fare lo scontrino, o la fattura, non sei una “vittima”: non facciamo finta di non sapere che c’è tanta gente che se l’idraulico gli arriva con la fattura, chiede subito, “non è che si può fare senza fattura, così si risparmia un po’?”. O impariamo tutti che le tasse si pagano, oppure i discorsi sull’evasione sono solo parole…
E lo ripeto, l’evasione NON è un problema dovuto al povero cristo che chiede di risparmiare qualcosa, non lo è mai stato e non lo sarà mai. Dato che seguo questo blog principalmente perché parla spesso di statistiche, vediamo di mettere ogni azione nella giusta ottica rispetto all’incidenza che ha sul problema. Per sconfiggere l’evasione bisogna fare controlli e punire chi evade, nient’altro, se aggiungiamo che l’iva la paga il prestatore d’opera abbiamo abbondantemente finito il quadro
Famiglie distrutte, figli negati, culle vuote, aziende in crisi, sprechi denaro pubblico dei contribuenti, appropriazione indebita dei soldi dei cittadini, i casi del Lazio e Lombardia e altre regioni, stipendi della Casta che non dietreggiano quando il popolo è affamato, stranieri che mandano i loro guadagni all’estero nei paesi d’origine, una grande bancarotta è diventata l’Italia, suicidi, corruzione violenze contro la Persona. Potrei continuare a lungo. Serve una informazione sana e corretta, dapprima sono daccordo di istallare il sistema fiscale all’ americana, detrarre tutti gli scontrini, le casse dello Stato ne gioverebbero di 30 miliardi l’anno. Se il cittadino italiano evade è anche uno stupido, in quanto se tu risparmi senza fare la fattura, pagherai il resto del costo sociale in più sui farmaci, sui tiket e altro. Se pagassimo tutti, guadagneremo tutti e le tasse diminuirebbero, dando aiuti alle industrie e alla PMI garantiti crescita e sviluppo. Servono energie nuove in Parlamento, uomini e donne coraggiosi giovani, la lotta è dura, ma il buon senso prevalerebbe con la certezza della pena carceraria. Non c’è bisogno di costruire carceri, abbiamo una infinità di Caserme in disuso, basta modificarle. Chissà se il presidente della Repubblica fosse daccordo in questa seria e umanitaria manovra, vista la veneranda età, farebbe un ultimo atto d’amore per la patria Italia.