Segnaliamo un grafico interessante dal report del Fondo Monetario Internazionale Regional Economic Outlook: Europe che analizza i “driver” dell’aumento del debito pubblico in Germania, Italia, Francia e Regno Unito.
Si può nottare come la Germania sia intervenuta in modo pesante a sostegno del settore finanziario, così come abbia introdotto significative misure di stimolo fiscale. Francia e Regno Unito invece sono caratterizzati da “perdite di introiti” — un valore calcolato come differenziale tra la crescita del debito pubblico e gli altri “driver”, che può in prima approssimazione intendersi come un disequilibrio dei conti pubblici.
L’Italia soffre, al contrario dell’effetto pesante dell’incremento del costo del debito corretto per la crescita, quest’ultima che rimane il problema di fondo italiano, per quanto nell’immediato, in quest’ottica la necessità immediata appare quella di “riconquistare” la fiducia dei mercati. Cercando di dimenticare che, come scritto in passato, non sono i mercati a “tenere in ostaggio” l’Italia, come scrive qualcuno, ma l’Italia che si rivolge a loro per “tenere in piedi” lo Stato.
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