Torniamo ancora una volta sull’indagine sul risparmio effettuata da Eurisko e ING Direct, per vedere come si è evoluto il risparmio degli italiani rispetto alle ultime rilevazioni.
Innanzitutto, si risparmia più “genericamente” per il futuro (72%) che con obiettivi specifici di consumo (42% — sono possibili risposte multiple, quindi troverete che i totali non fanno 100). La preoccupazione della crisi si fa sentire se è vero che il 50% risparmia “per emergenze future” e il 27% per “avere una riserva di sicurezza”. Ma forse ancora più significativo sono il 14% che risparmia “per aiutare i familiari” e il 10% “per avere una pensione”.
Tra il “risparmio per il consumo”, il 18% risparmia per le vacanze, e l’11% per l’istruzione dei figli. Solo il 6% risparmia per acquistare o ristrutturare casa: ma è anche immaginabile che una buona percentuale degli intervistati avessero già una casa di proprietà.
È molto interessante anche capire come risparmiano gli italiani (anche perché la minore spesa ha un impatto sui consumi): la prima strategia di riparmio è quella di tagliare le spese superflue (abbigliamento, telefonia, cambio auto), applicata nel 49% dei casi. Il 32% degli intervistati concentra gli acquisti durante i saldi, mentre il 24% evita cene al ristorante. Il 4% per risparmiare evita acquisti con la carta di credito, probabilmente non solo perché queste possono consentire pagamenti rateali, ma anche perché forse per qualcuno è più facile “perdere il controllo” delle proprie spese, dato che può essere meno immediato tenere traccia delle transazioni. Va detto che sono sempre di più le carte di credito che consentono di monitorare in tempo reale le operazioni effettuate, proprio per evitare questo tipo di problemi.
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