Criminali imbranati

Crede che la polizia lo stia cercando: si getta nel fiume e cerca di evitare gli ignari agenti che vogliono salvarlo

Per i due agenti di Rensselaer, nello Stato di Washington, fino a quel momento era stata una giornata abbastanza tranquilla. Il sole che si rifletteva sulle rive del fiume Hudson rendeva il panorama quasi piacevole.


I due agenti incrociano un’auto sul ponte sul fiume. Vedono che un uomo li guarda. Lo guardano anche loro. No, non è un sospetto. Occhiata veloce al foglio su cui sono riportati gli identikit dei ricercati. No, è ancora una giornata tranquilla.

Sono passati solo pochi secondi, sentono la macchina che hanno appena incrociato inchiodare e nello specchietto vedono un mezzo testacoda. I due agenti si fermano, scendono dall’auto per capire cosa sia successo.

hudson

Il passeggero dell’auto che si è appena fermata scende di corsa dall’auto. Vede che gli agenti lo stanno guardando. In realtà la loro è sorpresa e perplessità, ma lui evidentemente non se ne rende conto. Tenta una fuga disperata e si getta nel fiume.

Gli agenti hanno tentato di soccorrere l’uomo, ma hanno dovuto chiedere rinforzi perché la corrente era forte e l’uomo non collaborava, rischiando un assideramento con l’acqua ad appena 10 gradi.

Alla fine, si è scoperto che l’uomo credeva che ci fosse un mandato di cattura nei suoi confronti, e che la polizia lo stesse cercando. Magari altri cercherebbero di non farsi notare. Fatto sta che ora, oltre ad essere fuggito per niente, dovrà spiegare alla polizia cosa ha commesso per pensare di essere ricercato.

ABC Local

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