Le previsioni dell’ABI (l’Associazione Bancaria Italiana) non sono particolarmente incoraggianti per quanto riguarda la ripresa economica. Certamente, si parla comunque di prospettive di ripresa per il prossimo triennio, ma comunque di una ripresa lenta, anche a confronto degli altri Paesi europei. Le stime dell’Ufficio Studi di indicano una crescita dell’1% per il 2010 (penalizzato dalle ben note preoccupazioni sul debito di alcuni stati), e le difficoltà potrebbero continuare nel 2011, per il quale è attesa una crescita ancora minore, attorno al +0,9%. Solo nel 2012 si tornerà a marciare ad un passo un po’ più deciso, con +1,3%.
Per il complesso dell’Area euro, dopo la crescita all’1,6% per il 2010, le incertezze interne e internazionali fanno segnare una battuta di arresto all’1,3% per il 2011, e un recupero nel 2012 (1,5%). Risente del contesto europeo anche l’economia italiana che segna una crescita dell’1,0% per l’anno appena finito, con un lieve calo per il 2011 (+0,9) per registrare uno sviluppo dell’1,3% nel 2012. Fino a tutto il 2011 è previsto un peggioramento dei principali indicatori legati al mercato del lavoro: il tasso di disoccupazione si attesterà all’8,5% della forza lavoro, è visto in leggero calo nel 2012 all’8%. In Italia il tasso d’inflazione dovrebbe stabilizzarsi all’1,5% nel biennio 2010-2011, con un lieve incremento nel 2012.
Per quanto riguarda il settore bancario, ABI si aspetta tuttavia una buona solidità, anche se è attesa una ulteriore crescita delle sofferenze (+10% nel 2011, che seguirebbe al +20% stimato nel 2010 — in percentuale rispetto agli impieghi, si passa da 1,9% a 2,4%) che dovrebbe poi andare a stabilizzarsi nel 2012. Sofferenze che però non dovrebbero pregiudicare la solidità del sistema bancario grazie anche alle azioni di consolidamento svolte finora. Per ultimo, il rapporto di ABI stima un aumento dei tassi di riferimento della BCE, che dovrebbero avere un “valore medio” di 1,1% per il 2011 (che vuol dire un aumento dello 0,25% o 0,5% attorno al quarto trimestre 2011) e dell’1,6% per il 2012 (con un tasso che dovrebbe passare indicativamente da 1,5% a 2,0% verso fine 2012). Banche e Risparmio [http://www.banknoise.com]