Uno dei settori economici giudicati avere maggiori potenzialità è quello della cantieristica, soprattutto di lusso.
Tra il 2007 e 2009, il settore ha registrato un significativo ridimensionamento, ma nel primo semestre del 2010 si è registrata una crescita notevole: +245,7% (su base annua, secondo i dati dell’Area Research di Banca Monte dei Paschi di Siena). Una crescita dovuta in primo luogo agli ordini dall’estero (saliti ben del +610,4%). La crescita riguarda soprattutto il settore “Navi e Imbarcazioni”, mentre la nautica da diporto continua a registrare una flessione (-25,3% su base annua), per quanto l’Italia rimanga il primo paese esportatore a livello mondiale. Non a caso, la crisi ha colpito i vari distretti della nautica a seconda della specializzazione:
[…] nel 2009 l’impatto è stato rilevante per Venezia e Fano – maggiormente focalizzati sulla produzione in serie di imbarcazioni medio-piccole -, contenuto per Viareggio – orientato verso il segmento più esclusivo degli yacht di lusso -, nullo per La Spezia dove le grandi commesse pluriennali di navi commerciali e militari hanno consentito una performance migliore […]
Chiaramente, questo trend degli ordini non si traduce immediatamente in una completa ripresa del settore, dato allo scostamento temporale che spesso c’è tra ordine e inizio dei lavori, e quindi il 2010 sarà ancora penalizzato dal calo degli ordini del 2009, ma la ripresa arriverà nel 2011.
La lezione però è ancora una volta che le imprese italiane dovrebbero evitare il più possibile di produrre prodotti standardizzati o quasi, ma concentrarsi il più possibile su prodotti ad alto valore aggiunto. Ed il lusso di valore aggiunto ne ha molto, anche perché è il settore in cui “Made in Italy” è realmente un plus apprezzato dal mercato.
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