Nonostante il valore record del jackpot del Superenalotto, le giocate sembrano diminuire rispetto alle estrazioni precedenti. A nostro parere, un segno che gli Italiani iniziano a rendersi conto dell’“inquità” del gioco, un argomento che abbiamo toccato già in passato, ma ci sembra interessante ritornarci.
Innanzi tutto, partiamo proponendo una tabellina che riporta, oltre alla probabilità, la vincita possibile (e siamo stati molto generosi, i valori spesso sono dimezzati rispetto a quanto riportato), ed una colonna che evidenzia il rapporto tra probabilità e vincita.
Combinazione | Probabilità | Vincita approssimativa | probabilità/vincita |
6 | 622.614.630,00 | € 150.000.000 | 4,15 |
5+1 | 103.769.105,00 | € 1.500.000 | 69,18 |
5 | 1.250.230,18 | € 60.000 | 20,84 |
4 | 11.906,95 | € 400 | 29,77 |
3 | 326,71 | € 20 | 16,34 |
Se il gioco fosse perfettamente equo (dal punto di vista statistico), dovremmo avere che la vincita sia pari alla probabilità di vittoria (poiché in questa situazione, supponendo di partecipare ad infinite estrazioni, non si guadagnerebbe né si perderebbe). Ad esempio, se la probabilità di vincere è ad esempio 1 su 10 (il che vuol dire che in media vinco una volta su 10) il gioco sarebbe equo se la vincita fosse 10 volte la puntata (o 9 volte più la restituzione della puntata, se qualcuno volesse essere puntiglioso).
Chiaramente, nessuno pretende che il gioco – nessun gioco – sia perfettamente equo, dato che è logico che il gestore ci guadagni. Ma il Superenalotto appare particolarmente iniquo. A parte il 6 (che dovrebbe “equamente” consentire vincite di 622 milioni di euro e rotti), appaiono particolarmente iniqui i premi delle altre combinazioni: si ha ad esempio meno di una probabilità su cento milioni di fare 5+1, ma la vincita è solitamente tra gli uno e i due milioni di euro, ben 100 volte di meno. E lo stesso dicasi per il 5, che se fosse “equo” dovrebbe portare a vincite di oltre 1.250.000 Euro. Ma la vincita media è in realtà spesso sotto i ai 50.000 (46.642,96 per l’estrazione di ieri).
Davvero qualcuno si stupisce che gli italiani non si lancino più con lo stesso entusiasmo su un gioco di questo tipo?
Banche e Risparmio [http://www.banknoise.com]
Mi pare ci sia un errore matematico nell’articolo.
Una colonna costa 50 cent (e non 1 euro, che è la giocata minima per 2 colonne) e dunque per essere equo il gioco dovrebbe pagare 311 milioni di euro per il 6 e non 622 milioni come riportato.
Di conseguenza solo se il montepremi supera 311 milioni di Euro inizia ad essere interessante la vincita in rapporto alla probabilità di vittoria.
E naturalmente bisogna tenere conto del fatto che non c’è garanzia di essere l’unico vincitore ad imbroccare il 6.
Le altre vincite non vanno neanche prese in considerazione, troppo inique per chi gioca.
jack
Giusta correzione, avevo fatto il conto su 2 colonne a 2 euro (quindi 1 euro a colonna) ma comprende anche il Superstar.
Comunque la sostanza non cambia (purtroppo)….