Altri due grafici che meritano di essere evidenziati, ancora dal Supplemento al Bollettino Statistico n° 13 della Banca d’Italia, che mostrano l’andamento dei tassi medi dei prestiti, per settore, e quelli sui deposito, per tipo di strumento. Guardare allo storico dei tassi sui prestiti è utile perché ricorda che i tassi attuali sono particolarmente bassi rispetto alla media storica, e quindi è importante non prendere decisioni facendo affidamento sul fatto che i tassi rimarranno ai livelli attuali, per evitare situazioni spiacevoli.
L’andamento dei tassi sui depositi invece evidenzia un appiattimento dei tassi di interesse medi tra i diversi strumenti:se solo pochi mesi fa PCT, depositi di durata prestabilita e depositi rimborsabili con preavviso avevano rendimenti differnenziati, ora questi diversi strumenti offrono rendimenti pressoché analoghi. La spiegazione probabilmente va ricercata nel crollo del rendimento dei BOT cui abbiamo assistito nell’ultimo anno (che fanno da sottostante a molte operazioni di Pronti Contro Termine) e in una possibile maggiore “rigidità” degli altri strumenti. Si tratta comunque di una situazione per molti versi anomala che probabilmente è destinata a normalizzarsi nei prossimi mesi, con una ri-diversificazione dei rendimenti tra i vari strumenti. Banche e Risparmio [http://www.banknoise.com]
L’articolo è in realtà, su questo soggetto, uno dei più Straordinari che io abbia mai letto e sono d’accordo con le tue decisioni aspetto con ansia i prossimi aggiornamenti.
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Molto interessante questo articolo sui prestiti bancari!!!