Nei giorni scorsi, un senatore indipendente del Congresso USA, Bernie Sanders, ha preparato una proposta di legge per dare al Governo la possibilità di imporre la “suddivisione forzata” di banche e altre istituzioni finanziarie “troppo grandi per fallire”, una proposta passata più inosservata di quel che merita.
Per quanto sia una proposta di legge indipendente, quello di ridurre le dimensioni dei giganti finanziari è un problema sentito da una parte sempre più ampia del mondo dell’economia e della politica, e quindi non è da escludere che una legge di questo tipo venga approvata.
Le problematiche poste dal gigantismo di alcuni soggetti finanziari sono infatti ben note, e anche qui ne abbiamo parlato più volte in passato:
- Le ipotesi alla base delle teorie del mercato prevedono che un singolo soggetto non sia in grado di influenzare in modo determinante il mercato stesso;
- L’eventuale “salvataggio” di soggetti di enormi dimensioni può essere al limite anche delle risorse di uno Stato nazionale;
- La consapevolezza che lo Stato interverrà in caso di problemi, per evitare effetti sistemici, crea problematiche di moral hazard, che portano il soggetto ad assumersi più rischi del dovuto.
Banche e Risparmio [http://www.banknoise.com]
Micro-precisazione: Sanders e’ formalmente indipendente, ma a tutti gli effetti pratici e’ un democratico.