Economia e Finanza

I paesi del "BRIC" mostrano segnali di disaccoppiamento dalle economie occidentali. Perché è importante.

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Le economie cosiddetto gruppo BRIC — Brasile, Russia, India e Cina — stanno iniziando a mostrare segnali di disaccoppiamento dalle economie di USA ed Europa. In altre parole, il loro andamento inizia ad essere indipendente dall’andamento delle economie “occidentali”: avevamo ad esempio scritto qualche giorno fa delle ragioni “interne” della crescita di produzione in Cina.
In questo senso, è molto significativa la performance dell’indice FTSE EM, che misura la performance dei mercati emergenti, cresciuto di circa il 41% da inizio anno, contro un ben più modesto 7,2% dei paesi sviluppati, misurata dall’indice FTSE All World developed markets (dati da FT.com). Nonostante vada tenuto presente che in precedenza i mercati emergenti avevano sofferto maggiormente la crisi fianziaria, un eventuale disaccoppiamento della loro economia sarebbe molto importante: infatti, la presenza di economie disaccoppiate è un elemento indispensabile per una ripresa economica.
La ragione è molto semplice: in una crisi, si ha un calo della domanda, che causa un calo della produzione, che a sua volta comporta una diminuzione dell’occupazione, portando ad un ulteriore calo della domanda. Tipicamente, nelle crisi “locali”, la spirale negative viene interrotta dalle esportazioni, che sostengono la domanda (e quindi l’occupazione locale). In una crisi globale, però, dove tutti i paesi hanno un andamento economico “accoppiato”, questo meccanismo non si attiva perché anche la domanda esterna si contrae. Tant’è vero che questo aveva fatto ironicamente dire a Paul Krugman che in questo caso “si può uscire dalla crisi solo trovando un altro pianeta su cui esportare…”.
La ripresa di alcune economie emergenti però crea potenzialmente le condizioni perché il meccanismo di “freno” della crisi si attivi. Serve però un cambio di visione strategica, non vedendo più paesi, come Cina e India, paesi da cui importare merce a basso costo, ma servirebbe che diventassero paesi verso i quali riuscire ad esportare. Il che però richiede anche la capacità di proporre prodotti e servizi ad elevato valore aggiunto, che i mercati locali dei paesi emergenti possono trovare conveniente importare, e non certo prodotti che per competere puntano sul prezzo…
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