Parliamo spesso della crisi finanziaria ed economica, e della diversità di scenario tra Italia (ed Europa in generale) ed USA. È interessante vedere come andando a vedere i dati la situazione nel nostro paese possa essere considerata “relativamente tranquilla”, o se volete si può dire che più che la crisi vera e propria, per ora ha colpito la paura della crisi.
Infatti i dati statistici della Banca d’Italia indicano un costante aumento degli impieghi da settembre 2007 a settembre 2008, e un trend discendente delle sofferenze.
Giusto per fare un po’ di glossario, gli impieghi sono i finanziamenti erogati dalle banche a soggetti non bancari (in qualunque modalità: mutui, anticipazioni in conto corrente, ecc.), mentre le sofferenze sono in linea di massima le insolvenze.
Ovviamente si può anche proporre la chiave di lettura (ragionevole) che gli impieghi sono aumentati perché alle famiglie e alle imprese “mancano soldi”, e quindi hanno bisogno di prestiti. Resta comunque il dato delle sofferenze in diminuzione, che credo comunque faccia emergere un quadro positivo.
Certamente, va detto che mancano i dati relativi all’ultimo trimestre 2008, che è sicuramente il periodo che la crisi si è fatta forse maggiormente sentire, però credo che sia importante sottolineare che se da un lato la situazione è indubbiamente difficile e delicata, dall’altro forse non è neppure il caso di disegnare scenari apocalittici.
Anche i depositi evidenziano un trend positivo, anche se più incerto. Va detto però che il dato sui depositi si presta maggiormente ad interpretazioni di vario segno: può essere un segnale positivo, oppure negativo (ad esempio perché potrebbero essere risorse che arrivano da una “fuga” dai fondi di investimento, oppure perché si tratta di risorse immobilizzate nell’attesa che lo scenario economico si chiarisca).
Fonte dei dati: Bollettino Statistico della Banca d’Italia gennaio 2009
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