Forse saprete che gli Stati Uniti, come molti altri stati, possiedono una “Riserva Strategica di Petrolio” (Strategic Petroleum Reserve – SPR). Si tratta di una riserva costituita a metà degli anni ’70, con lo scopo di garantire la continuità nella disponibilità di petrolio anche in caso di interruzione delle forniture, principalmente in caso di embargo (erano gli anni della crisi petrolifera) o di guerra.
Le Riserve Strategiche di Petrolio (o meglio, la capacità massima autorizzata dalla legge) sono state aumentate nel tempo: la legge del 2005 fissava la capacità massima ad un miliardo di barili di petrolio (che equivale a circa 100 giorni di autonomia per gli USA), quasi raddoppiandole rispetto al 2001. Come nota curiosa, questo ha comportato problemi logistici di ampliamento delle caverne dove il petrolio è conservato: infatti le riserve non sono “opzioni” o altro tipo di diritto “cartaceo”, ma sono costituite da “vero” petrolio conservato in adeguati depositi.
A metà del 2008, il Congresso USA aveva imposto un interruzione nello stoccaggio delle riserve, anche in considerazione del prezzo del greggio alle stelle in quelle settimane, quando le riserve contenevano circa 700 milioni di barili di petrolio. Questa interruzione è però finita con il 2008, ed ora il Dipartimento dell Energia ha annunciato che acquisterà 12 milioni di barili di petrolio, per reintegrare le riserve utilizzate principalemente durante gli uragani Rita e Katrina del 2005.
L’aspetto importante, dal punto di vista del prezzo del petrolio, è che questo “rifornimento” contribuisce ad aumentare la domanda di petrolio, e conseguentemente ad aumentarne il prezzo. Secondo i dati riportati da Bloomberg (via RGEMonitor), lo stoccaggio delle riserve USA aumenta il prezzo del petrolio di circa 2$ (stoccaggio che avviene a circa 70.000 barili al giorno), anche considerato che le nuove normative richiedono che sia stoccato petrolio di elevata qualità, cioè a basso contenuto di zolfo.
Per i contribuenti americani, in ogni caso, l’operazione non dovrebbe comportare costi: infatti l’acquisto dovrebbe avvenire sfruttando i ricavi delle vendite straordinarie avvenute proprio in occasione degli uragani Rita e Katrina.
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