Probabilmente molti di voi avranno già sentito la notizia che il Consiglio comunale che ha approvato la creazione di una nuova moneta, lo Scec, che affiancherà l’euro con lo scopo di creare un circuito commerciale locale a favore di consumatori e piccoli punti vendita.
In realtà, va detto, non è proprio chiarissimo come funzionerà il meccanismo: possiamo immaginare che funzioni come il progetto Scec che è già nato da qualche anno a Napoli, in cui gli Scec non sono una vera e propria moneta “autonoma”, ma possono essere utilizzati solo come sconto fino ad una determinata percentuale del pagamento: ad esempio, formalmente accade che il negoziante (convenzionato) faccia, mettiamo, il 20% di sconto a chi possiede gli Scec e quindi questi paghi 80 in Euro e 20 in Scec. Ma dato che gli Scec sono “riutilizzabili”, sono decisamente più che dei semplici “buoni sconto” ma un vero e proprio strumento di pagamento.
Si tratta di un progetto interessante, che merita di essere seguito per vedere come si svilupperà e quali risultati porterà. Va detto, però, che ci sono anche alcuni rischi cui il progetto si espone, ma se volete sono anche “punti di interesse” del progetto, perché sarà molto interessante vedere come questi problemi saranno affrontati nella pratica.
- La moneta è comunque uno strumento di pagamento, il valore reale sta nei beni/servizi che vengono (solitamente indirettamente) scambiati: per cambiare realmente la ricchezza serve intervenire su questi ultimi, in altre parole sulla produttività.
- Il rischio di mettere in circolo moneta a cui non corrisponde una maggiore “ricchezza” espone al concreto rischio di inflazione. Il meccanismo rischia di essere lo stesso che si è avuto con alcuni finanziamenti “a pioggia” per l’acquisto di case (dove tutte o quasi le coppie che acquistavano casa ricevevano un finanzamento a fondo perduto in percentuale sul valore dell’abitazione) , il cui risultato è stato un aumento del valore degli immobili di percentuale pressoché pari al finanziamento.
- Per ultimo, i benefici degli Scec potrebbero essere più per i commercianti che per i consumatori: infatti questi ultimi, trovandosi degli Scec in mano, dovrebbero per forza utilizzarli presso esercizi convenzionati, a prescindere dalle loro preferenze (e incentivando i rischi di inflazione di cui dicevamo).
Banche e Risparmio [http://www.banknoise.com]
Io abito a Trento e non ne ho sentito parlare.. Sara’ qualcosa di virtuale o cartaceo? Spero per la prima, vistoche’ penso sia meglio eliminare la moneta “fisica” e lasciare solo i circuiti elettronici..
Io abito a Trento e non ne ho sentito parlare.. Sara’ qualcosa di virtuale o cartaceo? Spero per la prima, vistoche’ penso sia meglio eliminare la moneta “fisica” e lasciare solo i circuiti elettronici..
Per kilang: guarda se vuoi un consiglio invece che questo sito vai a vederne di più interessanti, sai quante cose non ci vengono dette?
Fatti un giro su questi
EFFEDIEFFE.COM CENTROFONDI.IT
DISINFORMAZIONE.IT
Lascia perdere chi dice che lo scec crea inflazione, chi lo dice è marcio dentro come la BCE e BANKITALIA.
Vatti a vedere su you tube cosa vuol dire “Nuovo Ordine Mondiale” oppure scrivi SU YOU TUBE ESATTAMENTE COSI'” ZEITGEIST IN ITALIANO” vedrai che ne scoprirai delle belle, guardalo tutto il video ma specialmente alla fine.
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@Kilang: da quello che so la cosa è stata appena approvata dal consiglio comunale. In ogni caso, facci sapere come si sviluppa la cosa.
@anonimo: non ho detto che lo scec crea inflazione, ho detto che c’è questo rischio, se non è gestito bene. Non mi pare una cosa così sconvolgente…
@Kilang: da quello che so la cosa è stata appena approvata dal consiglio comunale. In ogni caso, facci sapere come si sviluppa la cosa.
@anonimo: non ho detto che lo scec crea inflazione, ho detto che c’è questo rischio, se non è gestito bene. Non mi pare una cosa così sconvolgente…
mark75, certo che c’è il rischio,però sono sicuro che dietro l’organizzazione dello scec e della sua massa monetaria in circolazione staranno attenti, infatti se vai nel loro sito ti dicono espressamente quanta moneta complementare c è stata coniata.
Mi pare che la tua amata BCE e ancora più in là la federal reserve tacciano queste notizie.
Guarda che la gente si sta svegliando, ha capito che le banche sono delle vere ASSOCIAZIONI A DELINQUERE…
Loro non vanno in galera perché hanno pagato tutti i governi del mondo per fare le leggi a loro favore.
Quando parla Mario Draghi mi viene da ridere, poche persone conoscono che ci ha svenduti negli anni novanta..parlando sul BRITANNIA. Posso dire anche a te di CERCARE SU GOOGLE “ZEITGEIST IN ITALIANO”,SCRIVI PROPRIO COSI’.. è UN VIDEO CHE DURA POCO PIù DI 2 ORE, INTERESSANTE QUELLO CHE ACCADRA’ TRA POCO A TUTTI NOI, FAI SCORRERE IL VIDEO FINO AL PUNTO DI 1 ORA E 40 MINUTI CIRCA E POI GODITI GLI ULTIMI MINUTI.
VEDRAI CHE SCOPERTE.
mark75, certo che c’è il rischio,però sono sicuro che dietro l’organizzazione dello scec e della sua massa monetaria in circolazione staranno attenti, infatti se vai nel loro sito ti dicono espressamente quanta moneta complementare c è stata coniata.
Mi pare che la tua amata BCE e ancora più in là la federal reserve tacciano queste notizie.
Guarda che la gente si sta svegliando, ha capito che le banche sono delle vere ASSOCIAZIONI A DELINQUERE…
Loro non vanno in galera perché hanno pagato tutti i governi del mondo per fare le leggi a loro favore.
Quando parla Mario Draghi mi viene da ridere, poche persone conoscono che ci ha svenduti negli anni novanta..parlando sul BRITANNIA. Posso dire anche a te di CERCARE SU GOOGLE “ZEITGEIST IN ITALIANO”,SCRIVI PROPRIO COSI’.. è UN VIDEO CHE DURA POCO PIù DI 2 ORE, INTERESSANTE QUELLO CHE ACCADRA’ TRA POCO A TUTTI NOI, FAI SCORRERE IL VIDEO FINO AL PUNTO DI 1 ORA E 40 MINUTI CIRCA E POI GODITI GLI ULTIMI MINUTI.
VEDRAI CHE SCOPERTE.
progetto scec … sceccherato
come nasce la proposta di una nuova moneta trentina.
La proposta di avviare l’iter di formazione di un “nuovo circuito monetario” virtuoso e territoriale (cittadino e provinciale) che si accompagni all’euro, nasce dall’esigenza di ri-affiancare/riavvicinare le categorie economiche ai consumatori. Entrambe, per motivazioni diverse, vivono in questi anni gravi difficoltà che a nostro avviso possono essere superate anche ricostruendo i ruoli e ridiscutendo un nuovo rapporto di fiducia.
Le crisi economiche, finanziarie, monetarie e sociali, di questi tempi striscianti e perduranti, hanno finito per mettere in forte discussione i rapporti fra artigiani, commercianti, consumatori, sindacati, …ecc. Non di rado, purtroppo, sulla bocca dei cittadini, di passanti per strada, ma anche di imprenditori, manager, politici, padri e madri (molti se non di tutti) incedono frasi quali … Sono ormai tutti ladri …… non è più possibile andare avanti così ….. come faremo a superare questi “casini” ecc.
Tensioni sociali che hanno finito, senza esclusione, per coinvolgere e mettere in discussione tutti: uomini e donne, giovani ed anziani, i soggetti che operano nel mercato, le istituzioni che rappresentano a vario titolo e livello la società italiana e anche trentina. La difficoltà reale di arrivare alla fine del mese, il crescente costo delle case, lo stillicidio dei piccoli negozi di città e paesi, la chiusura di numerose aziende, i dubbi sulla tenuta dell’intero welfare, l’ansia da futuro ecc. sono segnali forti che evidenziano la necessità di percorrere nuove esperimentazioni capaci di risolvere, infondere fiducia, rassicurare ed avviare un processo rinnovato che garantisca a tutti, anche alle categorie più deboli (gli anziani, i giovani, gli ammalati, le famiglie numerose o monoreddito) la dignità e il diritto di vivere in serenità.
Patendo da un’esperienza testata e legittima, abbiamo costituito uno gruppo di lavoro, formato da giovani non solo trentini e italiani (composto da economisti, legali, sociologi, ingegneri, artisti, lavoratori, sindacalisti ecc.), il quale, senza esplicitazione di intenti, interfacciatosi con artigiani, operatori di banca, imprenditori (grandi e piccoli), sindacati, lavoratori ecc. ha “scecherato” il sistema scec con l’intento di migliorarlo, potenziarlo riducendone, ove possibile, i difetti originari. Il modello proposto infatti si pone a scheletro e veicolo sopra il quale si potranno/dovranno innestare altri pacchetti di iniziative, già cantierati, i quali si pongono a garanzia dell’efficacia della proposta.
L’istituzione di una consulta dei consumatori per il controllo prezzi, approvata in occasione del bilancio 2008, fu il primo step in tale direzione.
Occorre tentare un modello nuovo contenente l’elemento di una rinnovata fiducia perché garantito da un soggetto terzo ed istituzionale riconosciuto che preveda la più larga partecipazione.
Nei prossimi giorni giungeranno in discussione d’aula altri odg (già depositati) a firma tarolli, firmani, monti. Ìnformaticamente parlando questi sono nuovi pacchetti applicativi che gireranno in forma integrata sulla piattaforma scec. Certamente faranno nuovamente discutere.
Un mercato libero ed al contempo moderato, progressivamente sfrondato dalle esasperazioni date/generate dall’aspra contrapposizione delle ideologie sfrenate del liberismo e capitalismo, del socialismo e comunismo.
Compito della politica è anche questo, essere in grado di riformulare un modello di futuro nuovo e percorribile, capace di sostituire impostazioni superate dagli eventi politico sociali ed economici succeduti ed in corso di questi anni.
Un patto nuovo fra generazioni ove ai giovani sia concesso il diritto di programmare il loro futuro ed agli anziani la serenità e certezza dei diritti acquisiti. Una sfida che potrà sembrare temeraria ma che sarebbe folle non accettare con coraggio. Vincendola o perdendola avremo infatti tutti, nessuno escluso, da guadagnare o perdere.
Tarolli Flavio Maria
consigliere Udc Patt
progetto scec … sceccherato
come nasce la proposta di una nuova moneta trentina.
La proposta di avviare l’iter di formazione di un “nuovo circuito monetario” virtuoso e territoriale (cittadino e provinciale) che si accompagni all’euro, nasce dall’esigenza di ri-affiancare/riavvicinare le categorie economiche ai consumatori. Entrambe, per motivazioni diverse, vivono in questi anni gravi difficoltà che a nostro avviso possono essere superate anche ricostruendo i ruoli e ridiscutendo un nuovo rapporto di fiducia.
Le crisi economiche, finanziarie, monetarie e sociali, di questi tempi striscianti e perduranti, hanno finito per mettere in forte discussione i rapporti fra artigiani, commercianti, consumatori, sindacati, …ecc. Non di rado, purtroppo, sulla bocca dei cittadini, di passanti per strada, ma anche di imprenditori, manager, politici, padri e madri (molti se non di tutti) incedono frasi quali … Sono ormai tutti ladri …… non è più possibile andare avanti così ….. come faremo a superare questi “casini” ecc.
Tensioni sociali che hanno finito, senza esclusione, per coinvolgere e mettere in discussione tutti: uomini e donne, giovani ed anziani, i soggetti che operano nel mercato, le istituzioni che rappresentano a vario titolo e livello la società italiana e anche trentina. La difficoltà reale di arrivare alla fine del mese, il crescente costo delle case, lo stillicidio dei piccoli negozi di città e paesi, la chiusura di numerose aziende, i dubbi sulla tenuta dell’intero welfare, l’ansia da futuro ecc. sono segnali forti che evidenziano la necessità di percorrere nuove esperimentazioni capaci di risolvere, infondere fiducia, rassicurare ed avviare un processo rinnovato che garantisca a tutti, anche alle categorie più deboli (gli anziani, i giovani, gli ammalati, le famiglie numerose o monoreddito) la dignità e il diritto di vivere in serenità.
Patendo da un’esperienza testata e legittima, abbiamo costituito uno gruppo di lavoro, formato da giovani non solo trentini e italiani (composto da economisti, legali, sociologi, ingegneri, artisti, lavoratori, sindacalisti ecc.), il quale, senza esplicitazione di intenti, interfacciatosi con artigiani, operatori di banca, imprenditori (grandi e piccoli), sindacati, lavoratori ecc. ha “scecherato” il sistema scec con l’intento di migliorarlo, potenziarlo riducendone, ove possibile, i difetti originari. Il modello proposto infatti si pone a scheletro e veicolo sopra il quale si potranno/dovranno innestare altri pacchetti di iniziative, già cantierati, i quali si pongono a garanzia dell’efficacia della proposta.
L’istituzione di una consulta dei consumatori per il controllo prezzi, approvata in occasione del bilancio 2008, fu il primo step in tale direzione.
Occorre tentare un modello nuovo contenente l’elemento di una rinnovata fiducia perché garantito da un soggetto terzo ed istituzionale riconosciuto che preveda la più larga partecipazione.
Nei prossimi giorni giungeranno in discussione d’aula altri odg (già depositati) a firma tarolli, firmani, monti. Ìnformaticamente parlando questi sono nuovi pacchetti applicativi che gireranno in forma integrata sulla piattaforma scec. Certamente faranno nuovamente discutere.
Un mercato libero ed al contempo moderato, progressivamente sfrondato dalle esasperazioni date/generate dall’aspra contrapposizione delle ideologie sfrenate del liberismo e capitalismo, del socialismo e comunismo.
Compito della politica è anche questo, essere in grado di riformulare un modello di futuro nuovo e percorribile, capace di sostituire impostazioni superate dagli eventi politico sociali ed economici succeduti ed in corso di questi anni.
Un patto nuovo fra generazioni ove ai giovani sia concesso il diritto di programmare il loro futuro ed agli anziani la serenità e certezza dei diritti acquisiti. Una sfida che potrà sembrare temeraria ma che sarebbe folle non accettare con coraggio. Vincendola o perdendola avremo infatti tutti, nessuno escluso, da guadagnare o perdere.
Tarolli Flavio Maria
consigliere Udc Patt