Mi hanno lasciato un po’ perplesso, per la loro nebulosità, le dichiarazioni del Ministro Visco, durante una riunione della Commissione bilancio della Camera, in cui diceva che “lo Stato è pronto ad intervenire“.
Mi lasciano perplesso perché quello dei mutui è un problema serio, ma che va affrontato in modo corretto e con le debite proporzioni. Come ho già scritto in passato, è errato confondere la situazione USA e quella Europea, mentre Visco sembra vedere un meccanismo rigido in cui quello che succede in America poi succede anche da noi (nel caso specifico, con riferimento alle dinamiche dei tassi).
Come avevo già scritto, questo collegamento è tutt’altro che univoco dato che mentre negli USA i tassi sono passati da un minimo dell’1% del giugno 2003 al 5,25% del giugno 2006, in Europa i tassi sono “solo” raddoppiati passando dal 2% del 2003 al 4% del 2007. Tradotto in “rate di mutuo” vuol dire che, spannometricamente, si può ipotizzare che da noi i tassi di un mutuo variabile siano passati da un circa 3,50% a un circa 5,50%, quindi che in un ipotetico mutuo di 100.000 Euro a 25 anni le rate mensili siano passate da circa 500 Euro a circa 615 Euro. Sicuramente una “botta” pesante per le tasche, ma nulla in confronto a quanto accaduto negli USA, in cui le rate sono in molti casi quasi raddoppiate, come conseguenza del più che quintuplicarsi del tasso di interesse.
Premesso che va sottolineato come l’incremento delle rate dipende dal collegamento di molti mutui con l’Euribor (che è schizzato alle stelle come conseguenza della “crisi dei mutui subprime”), anziché quello BCE, i problemi attuali derivano a mio parere da ragioni diverse, su cui sarebbe opportuno cercare di intervenire in modo più strutturale: la più importante di questa è la mancanza di informazione e di conoscenza del “consumatore finanziario”. Si tratta di una situazione di ignoranza che sicuramente fa gioco alle banche ma, permettetemi, si ha l’impressione venga mantenuta e sfruttata anche dalla classe politica e sindacale, che possono avere maggior controllo su un popolo non informato.
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