Permettetemi un piccolo sfogo. Non ne posso più di sentire parlare e straparlare della (presunta) crisi dei mutui subprime. Dico “presunta” perché subprime vuol dire “non di prima scelta”, e cioè che di persone/enti/aziende che non offrono solide garanzie. E di conseguenza, non c’è nulla di sorprendente se poi non riescono a rimborsare il mutuo.
I problemi sono diversi, e cioè che alcune banche hanno concesso mutui a gente era già “a pelo”, quando era ovvio che i tassi sarebbero aumentati – e di conseguenza le rate, e di conseguenza avrebbero messo in crisi la capacità di rimborso. Davvero nessuno – banche comprese – in USA si aspettava che i tassi aumentassero quando erano all’1,00%?
E poi il secondo problema è che i certificati basati su crediti a rischio (e ripeto, i mutui subprime per definizione lo sono) sono finiti in “polpettoni” spacciati per super-garantiti. E addirittura nessuno ancora è in grado di dire con precisione dove siano finiti.
Se volete, chiamatela “crisi della trasparenza delle banche“, perché è questo il problema che c’è stato e continua ad esserci.
E diamo anche la giusta dimensione al fenomeno: non si lasci credere a chi ha i soldi in un conto corrente che rischia come un azionista della banca. A volte ho un po’ l’impressione che si cerchi di fare un gran polverone e minestrone di tutto, allo scopo che chi ha veramente combinato malanni (leggi: chi ha lavorato in modo poco trasparente) possa, nella confusione, passarla liscia.
Banche e Risparmio [http://www.banknosie.com]
Ha perfettamente ragione.. In questo modo aumentano l’ignoranza “economica” degli italiani (gia’ di per se enorme, come descritto da un uno degli autori di lavoce.info un po’ di tempo fa).
Ha perfettamente ragione.. In questo modo aumentano l’ignoranza “economica” degli italiani (gia’ di per se enorme, come descritto da un uno degli autori di lavoce.info un po’ di tempo fa).