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Dividendo Arancio e Convertibile Arancio, nel mondo dei mutui subprime

Ho “alleggerito” un po’ la mia posizione su Dividendo Arancio e Convertibile Arancio: diciamo che ho tolto un 10% dei soldi che ci avevo messo. In teoria non è detto che sia una buona mossa, sa tanto di “vendere al minimo”, però non si sa mai, visto che sono ancora in attivo meglio portarsi a casa qualche briciola. Io sono relativamente ottimista per il futuro, adesso le borse stanno prendendo una bella legnata sui denti ma credo che possa passare relativamente velocemente, per poi una ripartenza più “sana”, meno drogata da strumenti di investimento incomprensibili.


Già, perché il problema dei mutui subprime, di cui ho scritto nel post precedente è che le “polpette avvelenate” investimenti a rischio sono degli investimenti a rischio sono finiti in portafogli a basso rischio attraverso tutta una serie di passaggi, di strumenti derivati basati su altri strumenti derivati (se volete capire come potete dare un’occhiata a questo articolo su Repubblica Finanza, dove è spiegato abbastanza chiaramente).

Ah, precisazione che forse non ho fatto in precedenza: il problema dei mutui subprime non riguarda solamente famiglie a basso reddito che hanno comprato casa, anzi. Il problema “grosso” viene piuttosto da aziende di medie e grosse dimensioni che sono ricorse al credito facile per fare investimenti, e che poi hanno “riciclato” sul mercato i loro debiti attraverso emissione di obbligazioni o di certificati di qualche tipo.

Dividendo Arancio e Convertibile Arancio dovrebbero essere parzialmente esenti da effetti “diretti” di titoli “esotici” basati più o meno direttamente sui mutui subprime, dato che hanno un portafoglio chiaramente definito per quanto la tipologia di investimenti (azioni nel caso di Dividendo Arancio, obbligazioni convertibili nel caso di Convertibile Arancio), e non hanno la possibilità di investire, se non in minima parte, in altri strumenti. Ovviamente in questo momento risentono inevitabilmente della correzione delle borse mondiali.

Sicuramente subisce l’influenza negativa della situazione Mattone Arancio, che peraltro è in difficoltà da un po’ di tempo ed ha azzerato i guadagni da settembre dell’anno scorso, e ha fatto discreti danni per chi è entrato negli ultimi mesi. A posteriori, la repentina discesa di Mattone Arancio e del settore immobiliare in generale consigliava di stare all’erta.

Non tutto il male viene per nuocere, però. Vediamola anche dal lato di chi al momento è saggiamente fuori dagli investimenti in borsa. Probabilmente nelle prossime settimane (a settembre) potrebbe essere un buon momento per entrare in qualche fondo di investimento, ovviamente sempre che ci siano segnali che torna il sereno.

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