Mondo Sesso

A letto con un collega? Lo fa il 43% delle inglesi

MILANO – Fare sesso con un collega di lavoro? Si può, anzi si fa. Almeno in Inghilterra. Secondo un’indagine compiuta dal magazine “New Woman” e pubblicata dal tabloid “Sun”, infatti, il 43% delle donne inglesi che lavora negli uffici ha dormito con un collega uomo e una su quattro ammette di aver imbrogliato il proprio partner ufficiale, anche se solo una su sette sospetta che i rispettivi compagni o mariti possano fare la stessa cosa sul luogo di lavoro.


FANTASIA EROTICHE – Ma questi risultati già di per sé sorprendenti non sono nulla al confronto delle percentuali bulgare registrate alle domande «avete mai fantasie erotiche sui vostri colleghi?» e «flirtate sul luogo di lavoro?»: nel primo caso, l’82 per cento delle intervistate ha confessato di fare pensieri sexy sugli uomini con cui lavora (mentre il 4% ha fantasie anche lesbiche nei riguardi di colleghe donne); nel secondo, invece, addirittura il 94% delle lettrici ha confessato di flirtare tranquillamente in ufficio e per il 90% di loro questi atteggiamenti sfacciati fanno perfino bene alla salute. Insomma, provarci con qualunque maschio capiti a tiro di scrivania sarebbe meglio di una cura di bellezza. In questi tempi di Vallettopoli, (d’accordo che siamo in Inghilterra, ma tutto il mondo è paese e certi fenomeni non conoscono confini) non poteva mancare la classica questione sul sesso con il capo. E alla domanda «sareste disposte ad andare a letto con il vostro capo per avere una promozione?», il 20% ha risposto un sicuro e convinto “sì”. Senza alcuna esitazione o remora morale. Non solo. Il 17% ha pure ammesso di averlo già fatto.

BIANCHERIA – Quanto all’abbigliamento adatto per il luogo di lavoro, più di una donna su tre ritiene la biancheria intima del tutto inutile e, quindi, reggiseni, slip e coulotte rimangono sempre più spesso a casa nel cassetto. Commentando i risultati del sondaggio, a cui hanno partecipato migliaia di donne di età diversa, i responsabili del magazine hanno sottolineato che ormai siamo tutti “flirtaholics”: «Amiamo il flirt e siamo ossessionati dal sesso. Preferiamo molto di più le insinuazioni e gli atteggiamenti illeciti a un lavoro onesto». Un quadro quasi patologico. Non a caso, il 16% delle intervistate ha confessato di visitare regolarmente uno specialista per curare le proprie frustrazioni sessuali

Corriere.it

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