«Nello spazio nessuno può sentirti urlare» avvertiva la locandina del film Alien. E in effetti è proprio così, non perchè non ci sia nessuno che può sentire, ma piuttosto perché i suoni non possono trasmettersi in assenza d’aria. Gli sceneggiatori però hanno poi ignorato questa fondamentale legge della fisica nello sviluppo della trama. Evidentemente volevano intimorire gli spettatori e non rispettare i parametri scientifici.
LA FINZIONE DIVENTA REALTA’- In effetti nei film sono molte le leggi della fisica che vengono del tutto ignorate. In particolare con l’avvento degli effetti speciali la gente, quasi senza rendersene conto, ha aggiunto al proprio bagaglio di conoscenze alcune convinzioni del tutto erronee, mistificazioni che non potranno mai verificarsi nella vita reale. Ad esempio, durante il terremoto di San Francisco, nel 1989, un autista si è trovato di fronte a una spaccatura nella strada e, invece di inchiodare, ha accelerato tentando di saltarla. Non ce l’ha fatta, perchè non stava girando una scena d’azione, e la forza di gravità lo ha fatto cadere dentro la faglia.
ESPLOSIONI E RINCULI – Un’altra scorrettezza, diventata un classico di tutti gli action movies, è l’esplosione delle auto negli incidenti. In realtà la benzina scoppia solo se mischiata con il 93% di aria, quindi non certo all’interno dei serbatoi, e non ha senso scappare lontano dalla macchina dopo un tamponamento per paura di un’esplosione. Viene frequentemente ignorata anche la legge fisica della conservazione della quantità di moto: infatti, nonostante venga citato spesso il famoso «rinculo», chi spara o chi sferra un potente calcio catapultando il bersaglio dall’altra parte della stanza, quasi mai viene a sua volta spinto nella direzione opposta dalla forza impiegata.
I SUONI IGNORATI – I suoni sono una componente molto importante per la buona riuscita di un film e spesso vengono rielaborati o creati da zero. Così, nel passaggio dalla realtà allo schermo, subiscono trasformazioni ingannevoli: accade raramente che un tuono segua il fulmine ritardando del tempo adeguato; rumori di detonazioni, spari e boati, non importa quanto lontano avvengano, viaggiano sempre alla velocità della luce, come fossero a pochi metri dagli spettatori. In compenso nelle scene a rallentatore, nelle riprese di caduta nel vuoto o di macchine che volano sospese in aria, le urla dei personaggi non rallentano insieme alle immagini. In teoria le voci dovrebbero abbassarsi di un’ottava, ma sono solo pochi i registi che rispettano questa regola realistica.
ARMI AD HOC – Anche le armi di scena sono spesso dispensate dal rispettare le leggi fisiche: i proiettili di piombo in teoria non dovrebbero scintillare rimbalzando sugli alberi o sui mattoni di un muro, ma solo a contatto con una superficie metallica o molto dura. Del resto il trucco della scintilla è molto utile per sottolineare che il bersaglio non è stato colpito. E perchè mai nei film di guerra le bombe, invece di avere un effetto devastante in ogni direzione, uccidono solo i soldati che si trovano esattamente sopra di esse? Non è realistico, ma permette al protagonista di correre per tutto il campo di battaglia schivando le esplosioni.
RADIOATTIVITA’ CONTAGIOSA – Infine prendiamo in considerazione il fenomeno della radioattività: nei film (e anche nel cartone animato dei Simpson) viene rappresentata in modo totalmente diverso rispetto a ciò che si verifica realmente. Il decadimento radioattivo non è contagioso (non si trasmette da uomo a uomo) e soprattutto l’esposizione ai neutroni non fa diventare fosforescenti. Le particelle radioattive emettono luce solo quando vengono a contatto con il fosforo. Forse, vista l’ingenuità e la suggestionabilità della maggior parte della popolazione rispetto ai film, sarebbe il caso che, come succede per le pubblicità del wrestling, prima di ogni proiezione apparisse un messaggio che avvisa «In questa pellicola le leggi della fisica non sono rispettate. Non provare a ripetere le stesse azioni a casa».