Viaggetto in America, sosta a Las Vegas. Sono due amici, un uomo e una donna trentenni, che pianificano la gita oltreoceano, e partono.
Ne hanno parlato tanto, si sono programmati le tappe, sono amici da tanto tempo e vogliono realizzare il sogno comune.
Spesso la tv trasmette filmati con le cerimonie di matrimonio pazzesche che si tengono a Reno o a Las Vegas, luoghi certamente non noti per la sobrietà. Là ci si sposa vestiti da indiani, a cavallo, o con gli abiti di un’altra epoca; ci si sposa con riti collettivi o con il surf ai piedi ma non per questo i matrimoni sono meno validi. E mentre in Nevada ci si sposa magari con un giudice vestito come Elvis Presley, a Las Vegas c’è un «Wedding Center» (centro matrimoniale) che vanta di aver coniugato firme fantastiche; se ci si sposa là, i nomi finiranno in una lista vicini a quelli di star internazionali.
I due amici avevano visto i film e a Las Vegas vogliono vedere da vicino. Quando sono lì prendono la decisione, credendo che sia un gioco: ci sposiamo per finta, finiamo nella lista e torniamo a casa con i nomi vicini, magari, a quelli di Frank Sinatra o Fred Astaire o Michelle Pfeiffer.
Ma il fatto è che il Wedding Center non scherza per niente: i matrimoni li celebra un ufficiale dello Stato, che ha tutta l’autorità che in Italia avrebbe un sindaco, e il matrimonio viene trascritto anche all’estero. Quando i due tornano a casa, e dopo mesi scoprono cos’è successo, e che risultano sposati, c’è lo shock: e adesso?
Non c’era altro da fare che rivolgersi ad un legale e chiedere l’annullamento al giudice Ciriotto, spiegando di non aver mai avuto intenzione di sposarsi, spiegando di essersi comportati da buontemponi. Ieri il Procuratore della Repubblica Antonio Fojadelli ha dato il suo parere favorevole allo scioglimento del vincolo e ora sarà il giudice civile a decidere e provvedere.
Il fatto è avvenuto alla fine dell’estate scorsa, la richiesta è quella di dichiarare inesistente il matrimonio effettuato per gioco.
Ma, e in America? Pare che finora i due non si siano posti il problema: se entreranno negli Usa sposati con altri, verranno considerati bigami? E potrebbero andare incontro a qualche guaio? Se uno dei due volesse sposarsi e viaggiare negli States, in futuro, farà bene a porsi il problema.
Antonella Federici