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Troppa confusione in aereo: 40 bambini lasciati ad Amburgo

ROMA. Decollati da Roma alla volta di Manchester, quando l’aereo Lufthansa ha fatto scalo ad Amburgo, il comandante li ha obbligati a scendere ed è ripartito.


È accaduto ad una quarantina di bambini di una scolaresca romana, tutti di età tra gli 11 e i 15 anni, partita nel pomeriggio dalla capitale, accompagnata da due professori. Il motivo della decisione del comandante sarebbe la confusione che hanno creato a bordo che, secondo lui, avrebbe messo fuori sicurezza il volo. I ragazzini, tutti della scuola Massimiliano Massimo, nel quartiere Eur di Roma, sono ancora all’aeroporto di Amburgo dopo alcune ore mentre i professori venivano interrogati dalla polizia dello scalo che conducono le indagini sul caso. Della vicenda è stato informato il console italiano.

Soltanto pochi minuti fa sarebbe stato individuato un albergo dove i bambini potranno trascorrere la notte mentre non è ancora chiaro come potranno raggiungere la città inglese di destinazione. I loro bagagli, intanto, avrebbero già raggiunto Manchester. Le polemiche con la compagnia di bandiera tedesca sono sorte anche in merito al pagamento dell’albergo per questa notte: la Lufthansa sostiene di non avere responsabilità in materia e che le spese sono tutte a carico dei viaggiatori. Forte l’apprensione e lo stupore dei genitori dei piccoli. «Siamo rimasti allibiti e continuiamo ad esserlo – ha detto l’ex presidente del XII Municipio, Paolo Pollak, al corrente della vicenda e amico di alcuni dei genitori – È inammissibile che quaranta bambini vengano lasciati in una situazione come questa, che non saprei come definire.

Qualunque cosa avessero fatto – ha concluso – questo non è sicuramente il metodo adatto sicuramente» Pollak ha informato della vicenda l’assessore comunale alle Politiche educative e scolastiche Maria Coscia che si è messa in contatto con il gruppo ad Amburgo offrendo loro disponibilità per qualunque urgenza e necessità.
La Stampa

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