Motori

Meno incidenti se chi guida canta

ROMA – Cantare mentre si guida fa bene. Gli automobilisti che si producono in vocalizzi al volante sono più concentrati e meno soggetti ai colpi di sonno rispetto ai guidatori silenziosi. E’ il risultato di una ricerca condotta dalla University of Sheffield, in Inghilterra.


“Cantare mentre si guida stimola non solo la mente, ma anche il corpo, il che sveglia l’attenzione e riduce la fatica”, ha spiegato la dottoressa Nicola Dibben, psicologa presso l’ateneo britannico. “Cantare distrae meno che conversare, perché i guidatori ricordano le parole delle canzoni che già conoscono, e anche perché è facile imparare le parole delle canzoni che spesso sono ripetitive”.

La conversazione, al contrario, oppure l’ascolto di radio parlata, crea maggiore disattenzione nell’automobilista. Per lo stesso motivo, i ricercatori inglesi sconsigliano di impegnarsi in acuti o ritmi complessi, attività, queste sì, che potrebbero distogliere l’attenzione del guidatore dalla strada.

La ricerca è stata condotta intervistando 1.780 clienti di una compagnia assicurativa britannica, la Privilege Insurance. E’ emerso che il 63 per cento dei guidatori che non hanno avuto incidenti negli ultimi quattro anni ama ascoltare musica e cantare al volante, un’attività che, dichiarano, li fa sentire più calmi. La tranquillità sembra essere una componente fondamentale della questione: secondo la dottoressa Dibben, generi di rock pesante, come l’heavy metal, andrebbero evitati mentre si guida, poiché “inducono una maggiore aggressività e uno stile di guida spericolato”.

http://www.repubblica.it/2005/g/sezioni/scienza_e_tecnologia/guidacanta/guidacanta/guidacanta.html

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