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Usa, record di espulsi all’asilo

Piccole pesti crescono. Secondo una recente indagine, negli Usa la percentuale di espulsione dei bambini che frequentano l’asilo è diciannove volte maggiore rispetto a quella di scolari di elementari, alunni delle medie e liceali.Tra i “reati” più frequenti commessi dai “gremlins” in grembiulino ci sono tentativi di avvelenare la scodella dei compagni e assalti ad insegnanti con corpi contundenti, morsi e calci.


L’analisi condotta dall’università di Yale evidenzia come gli episodi di “bad behavior” negli asili a stelle e strisce stiano aumentando in maniera esponenziale delineando un preoccupante scenario per il prototipo americano del futuro.

Il campionario delle angherie cui vengono sottoposti quotidianamente educatori, genitori e compagni e quantomai vario. Si va dai tradizionali capricci ai bisogni fatti adosso dai più piccoli per averla vinta con gli adulti, per giungere a dimostrazioni di disagio infantile più preoccupanti come sabotaggi ai computer presenti in classe, tentativi di avvelenamento e il totale rifiuto di qualsiasi tipo di imposizione da parte dei grandi. E visto che come al solito le colpe dei padri ricadono sui figli, sono ovviamente i genitori i maggiori indiziati per il cattivo comportamento dei potenziali “nuovi mostri”. Superlavoro e l’eccessivo permessivismo, secondo lo studio di Yale, sono gli atteggiamenti che hanno fatto dei nidi Usa dei veri e propri covi di vipere.

http://www.tgcom.it/mondo/articoli/articolo257992.shtml

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