Sculacciate per dire addio definitivamente ad alcool e droghe. Questa la terapia messa a punto da una psichiatra sovietica. Chi si sottopone alla cura subirà una sessione settimanale di trecento sculaccioni, somministrati con un frustino flessibile, per le prime settimane. Poi si passa ad almeno una sessione mensile, nel giorno scelto dal paziente. “È a buon mercato, ma soprattutto efficace”, spiega la dottoressa.
La psichiatra di Novosibirsk, Marina Ciukhrova, inventrice del metodo insieme a Serghei Speranski, un ricercatore medico, hanno alle spalle oltre vent’anni di esperienza di lavoro con alcolizzati cronici e tossicodipendenti.
Hanno finora evitato di pubblicizzare il singolare metodo ma non hanno dubbi sulla riuscita del trattamento.
Un paziente siberiano di nome Aleksei racconta ad un quotidiano moscovita che proprio l’energica terapia l’ha salvato dal vizio dell’alcool quando già si vedeva perduto. Le aveva provate tutte, comprese l’ipnosi e le iniezioni alla testa, ma era sempre tornato alla bottiglia. Con le sculacciate ha incominciato per pura disperazione:”All’inizio mi sembravano una cosa insensata. Ti senti un idiota mentre ti picchiano sul sedere”, racconta, ma giura di aver perso completamente la voglia di liquori. E si dice convinto che sarà così per sempre.
“Non c’è nulla di sadomasochistico nel trattamento”, assicura la professoressa Ciukrova, che in genere i pazienti li fa scudisciare da un assistente maschio.
In effetti la psichiatra ha anche una sua bella teoria sul perchè mai il metodo funziona: a suo giudizio alcolizzati e drogati sono in genere ridotti al loro penoso stato perché soffrono di una carenza di endorfine (i cosidetti “ormoni della felicità”). Non si sentono quindi a loro agio nella propria pelle a causa di una “ridotta sensitività dello strato cutaneo”. Le sculacciate avrebbero appunto questo miracoloso effetto: aiuterebbero “a sentire di nuovo il proprio corpo” e ridurrebbero così in modo drastico il forte desiderio di alcool e/o narcotici.
Speranski, il co-autore della nuova terapia, confida a “Moscow Times” che lui ha personalmente usato l’aspetto medicamentoso delle sculacciate anche per altri scopi: per riprendersi da una depressione e per ritornare in forze dopo un attacco di cuore.
Il mondo medico ufficiale ha reagito con ovvio ed estremo scetticismo alla terapia di Novosibirsk e va detto che la Russia è senz’altro imbattibile in quanto a nuove e strampalate cure contro i terribili demoni dell’alcool e della droga.
C’è chi ha provato con i bagni in acqua bollente, chi al contrario ha prescritto il freddo estremo o la vita ultra-monacale, mentre a Iekaterinburg negli Urali si è tentato di stroncare la tossicodipendenza tenendo i pazienti brutalmente ammanettati al letto per intere settimane. Forse sono meglio le sculacciate.
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