E’ già polemica per il nuovo reality che l’emittente britannica Channel 4 intende portare in televisione a metà marzo. Si chiama “Guantanamo guidebook” e, come il titolo suggerisce, testerà le tecniche di interrogatorio che vengono davvero sperimentate sui prigioneri del campo americano che racchiude i più pericolosi tra i sospetti terroristi catturatui dagli americani. Le puntate saranno quattro, già realizzate all’interno di un magazzino londinese.
Il conduttore di Guantamo Guidebook, letteralmente una guida turistica per il campo di prigionia, sarà il giornalista Jon Snow, “cicerone” che racconterà, e mostrerà, ogni tipo di tortura e privazione ai danni di sette coraggiosi, o incoscienti, protagonisti. Tra le prove a cui sono stati sottoposti, temperature estreme, contatti fisici non violenti, privazione del sonno per lunghi periodi. Le tecniche, secondo Channel 4, sono basate sui documenti resi pubblici dal governo americano e messe in pratica da esperti di interrogatori. L’emittente non ha voluto aggiungere altri dettagli, forse anche per creare aspettativa di fronte all’ennesimo reality-provocazione. I “concorrenti”, comunque, sono stati sottoposti a rigidi controlli medici e ad un monitoraggio costante. Tanto che uno di loro è stato eliminato contro la sua volontà, perché si trovava in evidente stato di ipotermia.
Il programma dovrebbe essere una levata di scudi contro la tortura, tanto che anche un’associazione in difesa dei diritti umanitari, la Human Rights Watch, ha deciso di supportare l’iniziativa e appoggiarla. Ma sul reality spirano venti di bufera, con polemiche assortite piovute da più parti. Channel 4, comunque, non è nuovo a questo tipo di provocazioni: la scorsa settimana fu duramente criticato dal governo russo per aver mostrato una intervista al leader ceceno considerato l’artefice dell’irruzione nella scuola di Beslan, Shamil Basaiev.
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