Evadono le tasse, si ritrovano i suonatori di tamburi alla porta che reclamano il dovuto per lo Stato. Il singolare rimedio è stato preso in India, dove gli evasori fiscali vengono sollecitati a versare le loro tasse proprio con il suono assordante dei tamburi. Un “esperimento” cominciato nella città di Rajahmundry.
Proprio in quella città, 217mila abitanti circa, che si trova quasi 2mila chilometri a sud-est di New Delhi, le autorità hanno deciso di ricorrere alla singolare iniziativa per cercare di persuadere i contribuenti a mettersi in regola con il fisco.
Infatti gli amministratori locali non sapevano più che fare con i loro, numerosi, evasori, dal momento che le ripetute richieste di pagamento delle imposte rimanevano assolutamente inascoltate. E allora hanno escogitato questa singolare soluzione. Un tentativo che per ora costituisce un test limitato alla sola città dello stato dell’Andra Pradesh, nel Deccan, ma che potrebbe anche essere esteso alle altre zone dell’India.
Infatti sembra proprio che il metodo funzioni, visto che a una sola settimana di distanza dall’inizio dei singolari concerti alle porte delle case, è già stato riscosso il 18% degli arretrati. Nel mirino ci sono per il momento solo le tasse di proprietà. Ma chissà che il metodo venga adottato anche per altri tipi di evasione. Intanto, chi non ha pagato non può dormire sonni tranquilli. Il suonatore non gli darà tregua, disturbando di continuo le sue giornate e anche, diciamolo, mettendolo alla gogna. Tutti sanno che in quella casa abita un evasore… Non è bello che si sappia.
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