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Resta chiuso per tre giorni nel bagno dell’azienda

CREMONA – E’ rimasto chiuso per due giorni e tre notti, durante il week end, nel bagno dell’azienda per la quale lavora, senza poter dare l’allarme e soprattutto senza avere qualcosa da mangiare. La disavventura è capitata a un operaio quarantaduenne di Casalmaggiore (Cremona), della cui assenza nessuno si è accorto fino a quando non l’hanno ritrovato nel bagno della ditta.


L’uomo, A.F., scapolo e solitario, dipendente di una ditta di Motta Baluffi (Cremona), venerdì della scorsa settimana è stato inavvertitamente chiuso a chiave nel bagno dello stabilimento da un suo collega, il quale non si era assolutamente accorto della sua presenza. Tutti se ne sono andati a casa, e ogni tentativo di richiamare l’attenzione di qualcuno è stato inutile.

L’azienda, che si trova in una zona isolata lontana da abitazioni e da altri insediamenti, è rimasta chiusa due giorni, sabato e domenica, come sempre, e così il lavoratore, che per colmo di sfortuna non aveva con sè il telefono cellulare, si è rassegnato all’ingrato destino di rimanere prigioniero in un bagno.

Fortunatamente all’interno del bagno c’era un lavabo e dunque l’acqua non gli è mancata. Ma se il problema della sete è stato risolto, per il resto è stata dieta assoluta. Due giorni interi e tre notti trascorsi così sono stati interminabili. Ma lui non si è scoraggiato e non ha perso la testa. Ha atteso pazientemente che arrivasse il lunedì, finchè un collega, finalmente, alla ripresa del lavoro ha riaperto il bagno, restituendogli la libertà.

Repubblica.it

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