Con il moltiplicarsi delle foto digitali, sono nati anche diversi servizi di fotoritocco online, a cui potete inviare le foto che desiderate per migliorarle. Sembra che in Cina ci sia stato un vero e proprio boom di questi servizi, nonché di siti in cui gli utenti possono contattare appassionati che si mettono a disposizione per ritoccare le foto per pochi spiccioli.
Non sempre tutti sono così capaci come vorrebbero presentarsi. O almeno, capaci per quanto riguarda il capire le richieste che gli vengono fatte, in qualche caso in modo talmente evidente viene spontaneo pensare che chi ha ritoccato l’immagine abbia volutamente frainteso la richiesta per prendere in giro l’utente che l’ha fatta. I risultati di queste incomprensioni portano talvolta a risultati decisamente comici, di cui potete vedere un’ampia carrellata.
Ad esempio, un ragazzo che chiedeva venissero nascosti i suoi capezzoli nella sua foto a torso nudo si è visto modificare la foto con l’aggiunta di un bel reggiseno rosa, o un altro che chiedeva che la foto fosse modificata per dargli “l’aspetto del figlio di un politico importante” si è visto trasformare in una brutta copia di Kim Jung-Un.

La richiesta: “Mi sembra ci sia una donna che sta facendo i suoi bisogni sullo sfondo, potete fare qualcosa?”

Richiesta: “Potete migliorare la foto, ed in particolare nascondere i capezzoli? Devo mostrarla ai genitori della mia fidanzata”.

Richiesta: “Il mio amico dietro di me ha un aspetto un po’ smorto. Potete dargli un espressione più teatrale?”

Incomprensione linguistica: il ragazzo aveva chiesto che la foto diventasse “hot shit” inteso in senso gergale e cioè che fosse una bella foto che tutti avrebbero apprezzato e condiviso.