I bodyhackers sono una comunità in crescita, che condivide l’obiettivo di usare la tecnologia per “espandere le capacità umane”. Uno di loro è Rich Lee, che recentemente si è fatto impiantare una microscopica cuffia direttamente nell’orecchio.
Per mantenere le dimensioni dell’impianto minime, l’altoparlante è di un tipo particolare: infatti, nell’orecchio è impiantato un magnete, mentre una collana attorno al collo funziona da induttore. La qualità audio non raggiunge il livello delle tradizionali cuffie, ma secondo Lee i vantaggi sono molti: il primo chiaramente è quello di poter ascoltare musica quando si vuole. Inoltre, dato che l’impianto è invisibile, potrebbe essere vantaggioso (anche se un po’ sleale) durante una trattativa commerciale o una partita di poker, magari unito a microfoni direzionali.
La spinta a sottoporsi a questo insolito impianto però è più seria: il ragazzo infatti ha perso quasi completamente la vista dall’occhio destro qualche anno fa, praticamente in pochi giorni, per colpa di una malattia che secondo i medici rischia di colpire ora anche l’altro occhio, anche se non si sa quando, e perciò Lee vuole sperimentare con i sistemi di “ecolocazione” per essere pronto ad usarli per orientarsi nello spazio se e quando perderà la vista.
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