Il tipo di carattere influenza quanto si ricorda del testo letto? Apparentemente sì, e un gruppo di ricercatori ha creato un font appositamente per massimizzare questo ricordo.
Sviluppato da ricercatori e designer specializzati in tipografia e scienza comportamentale, Sans Forgetica (il cui nome è un gioco di parole su “forget”, “dimenticare”) è un nuovo font progettato per aiutare chi legge a ricordare meglio le informazioni. Il trucco? Costringe a dedicare un po ‘più di tempo a ogni parola.
Il design di Sans Forgetica è basato su un font chiamato Albion, ma con modifiche sostanziali per ridurre la familiarità e raggiungere l’obiettivo di coinvolgere maggiormente il cervello e aiutare il lettore a conservare più informazioni. È stato sviluppato dagli scienziati della RMIT University di Melbourne, in Australia, che credono che possa aiutare gli studenti a studiare meglio.
“Riteniamo che questa sia la prima volta che principi specifici della teoria del design sono stati combinati con principi specifici della teoria psicologica per creare un tipo di carattere”, ha detto il ricercatore Jo Peryman.
Apparentemente, se i caratteri sono troppo “familiari”, chi legge spesso li guarda senza che il cervello crei alcun ricordo di ciò che è stato letto. Allo stesso tempo, se un font è troppo bizzarro, il cervello deve lottare troppo per decifrarlo, trascurando la conservazione delle informazioni. Secondo i suoi sviluppatori, “Sans Forgetica si trova in una posizione ottimale in cui è stata aggiunta solo un’ostruzione sufficiente a creare quella memoria”. Le modifiche costringono i lettori a dedicare più tempo, ma non troppo, per leggere ogni parola, permettendo al cervello di impegnarsi in una più profonda elaborazione cognitiva.
Un esperimento ha coinvolto 96 partecipanti ricordare coppie di parole presentate in tre font diversi. I partecipanti hanno ricordato il 69 percento delle coppie di parole scritte in Sans Forgetica, rispetto al 61 percento degli altri caratteri. In un esperimento diverso, 303 studenti hanno simulato un test a scelta multipla, e ogni volta che il testo è stato presentato in Sans Forgetica, hanno ricordato il 57 percento del testo, rispetto al solo 50 percento del testo circostante scritto in carattere Arial.
Certamente, la differenza non fa gridare al miracolo, ma sembra comunque uno strumento potenzialmente utile.