Il Giappone è famoso per le giornate lavorative interminabili dei lavoratori, che sono spesso spinti a lavorare un numero di ore incredibile. Alcune aziende stanno però iniziando a rendersi conto che i lavoratori hanno bisogno di dormire per essere produttivi. Una di queste ha iniziato ad incoraggiare concretamente i dipendenti a dormire di più premiandoli con punti che possono essere spesi nei caffè e nelle mense.
CRAZY, una società di pianificazione di matrimoni di Tokyo, ha recentemente annunciato un “sistema di remunerazione del sonno” per incoraggiare i suoi dipendenti a dormire di più. Ha collaborato con Airweave, una startup specializzata in tecnologia di analisi del sonno, che metterà a disposizione i suoi sistemi di monitoraggio del sonno. I lavoratori che installano l’app Sleep Analysis sui loro smartphone e condividono i loro dati con l’azienda potranno a ricevere dei punti in base a quante ore di sonno riescono a dormire la notte.
CRAZY è fiduciosa che il nuovo sistema di ricompense migliorerà le abitudini di vita e la salute generale dei suoi dipendenti, oltre a migliorare la loro produttività. L’azienda aveva introdotto il sistema di remunerazione del sonno in via sperimentale, ma ha deciso di implementarlo ufficialmente nello scorso ottobre, perché i risultati del test hanno superato le aspettative. I dipendenti che hanno preso parte allo studio hanno migliorato il loro tempo di sonno e la salute generale, aumentato la loro produttività sul lavoro e hanno mostrato una maggiore creatività, una qualità preziosa nel business dell’azienda.
I dipendenti che riescono a dormire almeno 6 ore a notte, per almeno cinque giorni a settimana, guadagnano centinaia di punti che possono essere convertiti in yen nelle caffetterie e nei caffè convenzionati con CRAZY.
Ad esempio, se l’app mostra che un dipendente ha dormito il minimo di 6 ore a notte, per cinque notti a settimana, riceverà 500 punti (equivalenti a 500 yen, 3,8 euro). Se riescono a farlo 6 volte a settimana, ottengono 600 punti, e raggiungendo la soglia di 6 ore per una settimana intera si ottengono 1.000 punti. I dipendenti ottengono anche un bonus di 1.000 punti se condividono i dati relativi al sonno con l’azienda per un intero mese, anche se non rispettano gli obiettivi di sonno prestabiliti.
I premi potrebbero sembrare modesti, ma il sistema di remunerazione del sonno è di per sé molto interessante, perché mostra un cambio di mentalità in un paese come il Giappone, dove il superlavoro e il burnout sono problemi diffusi.