Nel 2011, l’australiana Monique Jeffrey ha rischiato di rimanere paralizzata per sempre a causa di un incredibile incidente: era a letto, che controllava le email sul suo portatile, quando ha starnutito violentemente, al punto di danneggiare le vertebre C1 e C2, con un effetto simile ad un colpo di frusta molto violento. Secondo i medici, le probabilità che succeda qualcosa del genere sono estremamente ridotte. Pensate allora quale debba essere la probabilità che questo incidente capiti due volte alla stessa persona: qualche settimana fa, infatti, Monique ha avuto un incidente simile, questa volta ridendo.
Nel 2011, Monique ha dovuto essere sottoposta a trazione cervicale per 14 settimane, in modo da consentire al collo di guarire, e fortunatamente alla fine è riuscita ad arrivare ad una guarigione completa.
Qualche settimana fa però il nuovo incidente: “Ero al lavoro, ed avevo il collo un po’ irrigidito. Niente di che, solo un po’ di fastidio. Stavo scherzando con i colleghi, perché stavano facendo battute su come mi ero fatta male al collo, e a un certo punto ho tirato la testa all’indietro ed è successo di nuovo”, racconta Monique.
La ragazza ha raccontato che il secondo incidente non è stato doloroso come il primo, ma i medici hanno dovuto farle indossare un busto di sostegno cervicale: si tratta di un dispositivo che viene fissato con delle viti al cranio del paziente per mantenere la testa assolutamente immobile.
“Ho avuto due figli, ma questo busto è peggio del parto. Posso distendermi ma devo dormire seduta su uno speciale letto. Il busto sostiene completamente la mia testa e il collo, e i muscoli si stanno atrofizzando”, racconta la giovane, che dovrà sottoporsi a diversi mesi di riabilitazione prima di poter tornare ad una vita normale. Ma prende la cosa con ottimismo: “Non è mortale. Starò bene, ma è fastidioso. Bisogna riderci sopra”.
Ora che però Monique è malata, la sua famiglia si trova in difficoltà dato che non può lavorare: ma la generosità di molti che hanno sentito la sua storia ha fatto superare il problema. La sorella della ragazza ha infatti lanciato una campagna su GoFundMe, che è già riuscita a raccogliere gli 8.000 dollari di cui la famiglia avrà bisogno prima che Monique possa tornare al lavoro.